Potrebbe essere ‘mio figlio’ | Zlatan vola in Svezia: ha trovato il suo erede da portare al Milan
Ibrahimovic ha scovato il suo possibile erede, è volato in Svezia per portare al Milan un talento che potrebbe ripercorrere la sua carriera
Un anno fa smetteva definitivamente con il calcio giocato, salutando in un San Siro sold out il Milan per cui ha giocato in due diverse parentesi. Zlatan Ibrahimovic ha vestito la maglia dei rossoneri nel momento cardine della sua carriera quando il club era ai vertici in Europa e ci è tornato riportandola dove la sua storia la obbligava ad essere, a vincere di nuovo lo Scudetto e a raggiungere la semifinale di Champions League.
Un leader in campo e nello spogliatoio e infallibile in area di rigore, Ibra si è dimostrato un bomber prolifico e talismano dato che ha trionfato in tutti i campionato nazionali in cui ha giocato, con la sola pecca di non aver mai alzato un trofeo internazionale.
Adesso è rimasto, per amore per il Milan, in un ruolo dirigenziale, a sostegno di Furlani e di Monchada, per fare da spola tra la società e la squadra che si appresta a iniziare un nuovo ciclo dato che la gestione di Stefano Pioli sta per terminare.
Ibrahimovic dovrebbe avere voce in capitolo per quanto riguarda la scelta della nuova guida tecnica, con diversi profili in ballo, da Van Bommel a Roberto De Zerbi, da Conceicao a Fonseca, tutti mister reduci da esperienze all’estero.
Una giovane promessa nel mirino del Milan, gioca in Svezia
Ma Ibra vuole incidere anche sulla campagna acquisti e vorrebbe portare a Milanello un giovane talento che si sta mettendo in mostra proprio in Svezia nell’IFK Goteborg. Si tratta del giovane centrocampista classe 2005 Malick Junior Yalcouye.
Nell’ultimo mese e mezzo il giovane calciatore è stato sempre impiegato dal tecnico della formazione svedese e sempre dal primo minuto ed è monitorato da alcuni top club europei tra cui il Bayern Monaco e il Manchester United.
Una concorrenza agguerrita per Yalcouye, il Milan avrà la meglio?
Il Milan vorrebbe bruciare la concorrenza assicurandosi le prestazioni del talento africano per farlo maturare in prestito per una stagione in un club di Serie A o di B prima di testarlo nella prima squadra rossonera.
Questo sembra essere il piano della dirigenza milanista ma prima c’è da convincere il Goteborg e il giocatore a sposare il progetto e a firmare per i rossoneri.