Altro ‘furto derby’ a Milano: dopo Calhanoglu va all’Inter anche lui | Tifosi a rischio crollo psicologico
Continua la migrazione di giocatori rossoneri nell’altra squadra di Milano, un altro giocatore del Diavolo pronto per firmare per il club di Inzaghi
Tra Milan e Inter è un’eterna sfida cittadina che in questo campionato è stata alimentata dalla corsa Scudetto. I nerazzurri hanno vinto gli ultimi sei derby e conquistato la matematica conquista della Serie A proprio dopo aver battuto i cugini rossoneri, dando così inizio ai festeggiamenti anche per la Seconda stella.
Ed è stato proprio uno dei giocatori che ha militato in entrambe le compagini grande protagonista dell’annata interista e stiamo parlando di Hakan Calhanoglu. Il centrocampista turco era sto messo ai margini del progetto di Stefano Pioli e Beppe Marotta ne ha approfittato per ingaggiarlo.
L’intuizione di Inzaghi è stato quello di arretrarlo, da trequartista a regista in mezzo al campo, mossa che ha avuto effetti ben oltre le aspettative e che hanno reso il giocatore tra i migliori in quel ruolo a livello europeo.
Infallibile dal dischetto, Hakan si è imposto nella mediana nerazzurra e in un reparto che ha interpreti di alto spessore, tanto da potersi permettere di far partire in panchina un talento come Davide Frattesi.
Può tornare a Milano ma stavolta vestire la maglia dell’Inter
Un altro giocatore potrebbe passare dal Milan all’Inter e si tratta di Diogo Dalot, attualmente in forza al Manchester United. Il terzino a rilasciato alcune dichiarazioni a FourFourTwo, raccontando quanto vorrebbe tornare a giocare a Milano.
Queste le sue parole: “Milano è una bella città, ma a causa del Covid la maggior parte delle cose erano chiuse“. Si è poi soffermato sulla parentesi in rossonero e sul rapporto con Paolo Maldini, spendendo parole di stima nei suoi confronti.
Maldini e Pioli, un buon rapporto e decisioni ben separate
Questo quanto ha detto riguardo all’ex dirigente e perno della difesa del Milan: “Era vicino ai giocatori, ma conosceva i suoi limiti. Non interveniva nelle decisioni dell’allenatore contraddicendolo, ma diceva: “Stai giocando bene ma potresti fare meglio”. A volte non si trattava solo di consigli tecnici. Quando sono arrivato mi ha parlato in inglese, ma io gli ho chiesto di parlarmi in italiano man mano che miglioravo“.
Chissà se vedremo di nuovo in Italia Dalot e se potrà essere un buon rinforzo per qualche squadra del nostro campionato. Per il momento si gode uno spazio finalmente trovato, stavolta in Premier.