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Ci ho pensato io con la plusvalenza | Marotta, problema risolto: riscossi 25 milioni con il ‘pacchetto Primavera’

Marotta
Giuseppe Marotta, amministratore delegato Inter, sarà come sempre chiamato nel fare un mercato duro e pieno di ostacoli/ANSA/DEPOSITPHOTOS-Dotsport.it

L’amministratore delegato nerazzurro si appresta a vivere un’altra estate in cui dovrà fare i conti con le casse del club.

La situazione relativa al rifinanziamento del prestito con il Fondo Oaktree è tornata di stretta attualità ed ha subito intoppi importanti soprattutto per quel che riguarda il subentro, che sembrava certo, del Fondo Pimco nella vicenda.

Si aspettano importanti novità e svolte sulla questione ed ovviamente da questo dipenderà anche molto del futuro prossimo dell’Inter, soprattutto per quel che riguarda il mercato che partirà ufficialmente dall’1 luglio. Le trattative, però, dovranno essere impostate ed in parte chiuse molto prima.

Da questo punto di vista, infatti, Marotta e Ausilio, i due principali dirigenti che si occupano di mercato in casa Inter, non hanno mai smesso di lavorare e già da tempo hanno impostato il mercato in entrata. Piotr Zielinski e Mehdi Taremi sono calciatori nerazzurri già in maniera ufficiosa e si aspetta la scadenza naturale del loro contratto con Napoli e Porto per ufficializzarli.

Successivamente si penserà a due rinnovi importantissimi che sono sul tavolo. Simone Inzaghi e Lautaro Martinez vogliono continuare a far parte del progetto Inter, ma bisognerà mettere tutto nero su bianco. Una volta completata anche questa operazione sarà tempo di cessioni per ottenere quelle plusvalenze importanti che garantirebbero alla società le entrate fondamentali per poter esercitare nel mercato in entrata.

Inter, si seguirà la “Formula Fabbian”

L’obiettivo di Marotta e Ausilio è quello di non cedere alcun big e di continuare a rinforzare la squadra senza perdite importanti come successo nelle altre sessioni estive di mercato. Questa volontà dovrà essere però condivisa con Suning che attende di risolvere la situazione relativa al rifinanziamento del debito per poi dare diktat alla dirigenza.

I dirigenti interisti, però, come detto, preferirebbero non toccare la rosa che ha vinto il ventesimo Scudetto e portato ad Appiano Gentile la seconda stella e vorrebbero esercitare la “Formula Fabbian” anche con gli altri giocatori in rosa attualmente in prestito. Il centrocampista, che in questa stagione ha ben figurato nel  Bologna, è stato ceduto ai felsinei per 5 milioni di euro, ma l’Inter si è tenuta il diritto di riacquisto fissato a 12 milioni.

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Giovanni Fabbian, centrocampista Bologna, è stato acquistato dai rossoblù con diritto di recompera a favore dell’Inter/LAPRESSE-Dotsport.it

Mercato, la strategia dell’Inter in uscita

Cedere un calciatore per fare cassa e generare importanti plusvalenze, quindi, ma senza perderne definitivamente il controllo. Ed è così che, a parte su Correa, Vanheusden e Agoumé che l’Inter spera di vendere a titolo definitivo, i nerazzurri cercheranno di impostare il mercato in uscita per ottenere quelle entrate fondamentali al benessere delle casse del club.

Oristanio, Radu, Zanotti, Francesco Pio e Sebastiano Esposito, Satriano e Filip Stankovic sono i calciatori che dovrebbero portare, almeno nelle intenzioni dell’Inter, quell’importante tesoretto di cui parlavamo. Alcuni di loro potrebbero essere inseriti all’interno di trattative per abbassare il prezzo di alcuni calciatori che interessano al club. Diverso invece il discorso che riguarda Valentin Carboni che il club valuta già 30 milioni di euro e vorrebbe tenere, ma che potrebbe cedere a fronte di offerte irrinunciabili.