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Pioli a casa, scelto il traghettatore: contratto fino al 30 giugno | L’incarico è di salvare la faccia

Pioli
Stefano Pioli, allenatore Milan, sembra ormai ad un passo dall’esonero/ANSA-Dotsport.it

Il tecnico parmense sembra ormai arrivato al capolinea sulla panchina del Milan e uno straordinario ciclo è giunto al termine.

Era arrivato, sostituendo Mister Giampaolo dopo un avvio disastroso di stagione, tra lo scetticismo generale e dopo mezza stagione il suo futuro sembrava già scritto. Poi, dopo il lockdown e i mesi di stop causa Covid, ha cominciato ad inanellare risultati positivi ed ha convinto gli allora dirigenti rossoneri ad essere riconfermato sulla panchina.

Da quel momento in poi è cominciato il suo splendido ciclo che almeno per due stagioni lo ha portato ad essere amato dai tifosi del Milan e ad ottenere risultati che da quelle parti non si vedevano da tempo. Eh sì, perché Stefano Pioli è stato l’allenatore che ha riportato il Diavolo in Champions League e allo Scudetto dopo tanti anni bui e la scorsa stagione era riuscito anche a far rigiocare alla squadra una semifinale di Champions League.

Proprio da quel doppio confronto perso contro l’Inter, però, qualcosa con l’ambiente, ma soprattutto con gran parte dei tifosi del Milan, si era rotto ed il tecnico parmense è stato continuamente messo in discussione. La società in estate decide di riconfermarlo, anzi gli affida addirittura in mano il progetto tecnico, dandogli compiti importantissimi in sede di calciomercato.

Il quinto derby di Milano perso consecutivamente e male (1-5 a metà settembre), però, lo mette ancora più sulla graticola agli occhi dei tifosi rossoneri e non basta una stagione in cui porta la squadra al secondo posto per riabilitarlo. I rossoneri escono anzitempo da Champions League, lotta Scudetto e Coppa Italia e per tanti la colpa è soprattutto di Stefano Pioli.

Milan, Pioli verso l’addio a fine stagione

Una gran parte dell’opinione pubblica, ma anche il tifo organizzato rossonero, però, continuano a difenderlo e non vogliono sentir parlare di tecnico in discussione. Anche la società lo difende, confermandolo più volte, almeno a parole. Il doppio derby di Europa League perso male contro la Roma, tuttavia, sembra segnare definitivamente il destino di Pioli.

Il suo ciclo al Milan è finito e a fine stagione sarà addio. Ora, resta soltanto da portare la barca in salvo da qui a fine campionato e magari mantenere il secondo posto in classifica, evitando brutte figure. Lunedì sera, però, c’è un derby contro l’Inter a cui i rossoneri ci arrivano malissimo e Pioli ci arriva da (quasi) ex tecnico rossonero.

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Giacomo Murelli, qui con Stefano Pioli e Daniele Bonera, potrebbe traghettare il Milan da qui a fine stagione/ANSA-Dotsport.it

Derby decisivo, se perde Pioli salta subito

Una sconfitta consegnerebbe ufficialmente lo Scudetto e la seconda stella all’Inter e lo farebbe davanti agli occhi dei tifosi milanisti. Questo potrebbe anche significare esonero immediato, senza la necessità di aspettare fino a fine stagione. A quel punto la società rossonera potrebbe affidarsi ad un traghettatore che alleni la squadra fino a fine stagione.

Il nome giusto potrebbe essere quello di Giacomo Murelli, storico secondo di Pioli che, così come l’ex allenatore di Lazio e Inter, ha ancora un anno di contratto con il Milan. All’attuale vice allenatore rossonero spetterebbe il compito, a quel punto, di terminare il campionato, qualificare ufficialmente la squadra alla prossima Champions League e tenere unito un gruppo che ormai sembra non seguire più la guida tecnica.