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Ho preso l’ultimo treno in corsa | Candreva, ritorno alle origini: firma a parametro 0 dove tutto è cominciato

Candreva
Antonio Candreva, centrocampista Salernitana, esulta per un gol segnato ai tempi della Juventus/ANSA-Dotsport.it

L’esterno continua ad essere giocatore prezioso, nonostante l’età, e potrebbe avere l’ultima chance della sua carriera in una grande squadra.

Nonostante i suoi sei gol e sei assist in stagione, con cui ha timbrato un’altra annata positiva, almeno dal punto di vista personale, Antonio Candreva non è riuscito, ancora una volta, ad essere decisivo per la salvezza della Salernitana che, a poche giornate dal termine, si appresta malinconicamente a tornare in Serie B.

Una stagione disastrosa quella del club granata che non è mai riuscita a tirarsi fuori dalle sabbie mobili della bassa classifica e deve fare mea culpa, soprattutto dal punto di vista dirigenziale e societario, per i tanti errori commessi in questi ultimi mesi.

Lui, però, nonostante i suoi 37 anni suonati, il suo contributo lo ha sempre dato, sia dal punto di vista dei bonus – gol e assist per la squadra – sia sotto quello che riguarda il sacrificio e le gocce di sudore sempre versate in campo per i compagni e la maglia. Questo non è bastato, ma la società granata vuole comunque ripartire da lui e fondare il progetto che ripartirà dalla Serie B su Antonio Candreva.

Giocatore un po’ anche simbolo di Salerno e della squadra granata, in realtà il romano è sempre stato prezioso per le squadre e gli allenatori per cui ha giocato. Ternana, Cesena, Udinese, Livorno, Juventus, Parma, Lazio, Inter, Sampdoria, Salernitana e tutta la trafila della Nazionale azzurra, dalle giovanili a quella maggiore. Sono state davvero tante le maglie indossate da Candreva.

Nazionale e Serie A, le mille vite del jolly Candreva

Sono 54 le presenze e sette le reti con la Nazionale azzurra in cui è stato molto importante soprattutto all’Europeo del 2016 con Antonio Conte in panchina. Candreva vanta, però, anche 87 reti in Serie A nonostante di ruolo non è mai stato un attaccante, anzi.

Centrocampista, Mezzala, quinto di centrocampo, ala offensiva, trequartista. Antonio è stato ed è un vero e proprio jolly dalla metà campo in sù e in qualche occasione si è sacrificato anche a scalare nella linea difensiva. In carriera ha vinto soltanto una Coppa Italia con la Lazio nel 2013, ma è stato molto importante soprattutto con le maglie di Inter e Lazio, appunto.

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Antonio Candreva, centrocampista Salernitana, non è riuscito a salvare ancora una volta la sua squadra/ANSA-Dotsport.it

Lazio, l’idea è il ritorno di Candreva

In vista della prossima stagione potrebbe, intanto, concretizzarsi un ritorno clamoroso che siamo sicuri lui accetterebbe molto volentieri. Eh, no, non parliamo della Juve per cui ha giocato soltanto sei mesi dal gennaio al giugno 2010. Parliamo proprio della Lazio, squadra in cui ha militato di più e con la quale conta le maggiori presenze in Serie A.

Candreva è sempre stato un po’ laziale dentro e con il club biancoceleste è legato dai ricordi più belli della sua carriera. La Lazio, quasi sicuramente, a fine stagione saluterà Felipe Anderson e Zaccagni, in scadenza di contratto, e l’attuale esterno della Salernitana potrebbe, almeno in parte, compensare la perdita di queste due pedine importanti dell’attuale rosa.