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Ibra, disastro con la Guardia di Finanza: altri 22 milioni di euro in fumo | Stavolta non gliela lasciano passare

Milan-GDF
La visita della Guardia di finanza nella sede del Milan di qualche settimana fa/Depositphotos-Dotsport.it

Qualche settimana fa la visita delle Fiamme Gialle nella sede dei rossoneri e una vicenda che fa tremare i tifosi.

Il buon momento di forma e l’ottimo 2024 fin qui del Milan sono stati certificati anche dall’ennesima vittoria consecutiva e dal successo per 3-0 contro il Lecce di sabato pomeriggio. Al netto dei risultati sul terreno di gioco, però, c’è un’altra vicenda che tiene i milanisti con il fiato sospeso e agita un po’ i loro pensieri.

Parliamo della visita della Guardia di Finanza in sede che è avvenuta qualche settimana fa, esattamente lo scorso 12 marzo. In quell’occasione alcuni militari delle Fiamme Gialle effettuarono delle perquisizioni presso Casa Milan, con l’obiettivo di reperire documenti utili per aprire un’indagine in relazione al passaggio di quote dal fondo Elliott a RedBird.

Le autorità vogliono vederci chiaro su quel cambio societario perché, almeno secondo quanto appreso dall’attività investigativa in corso, esistono delle zone d’ombra non indifferenti. Sono finite sotto la lente d’ingrandimento soprattutto le figure dei due amministratori delegati, Ivan Gazidis, ad nell’era Elliott, e Giorgio Furlani, attuale ad.

Quest’ultimo è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di ostacolare l’attività di vigilanza della Figc riguardo alla comunicazione della titolarità effettiva della società, accusa, come detto, estesa anche al suo predecessore. Le perquisizioni hanno coinvolto anche gli uffici di altri dirigenti, oltre che ispezioni in abitazioni private. Il club si è detto estraneo all’inchiesta secondo quanto riportato da fonti investigative.

Milan, i pensieri che agitano i rossoneri

Negli ultimi giorni, però, sono uscite alcune notizie che vedrebbero, se fosse confermata la colpevolezza di Furlani e Gazidis, il Milan accusato di responsabilità oggettiva nella vicenda e il rischio davvero concreto di una lauta multa e di una penalizzazione da scontare nel prossimo campionato.

Oltre che dal punto di vista sportivo, ovviamente, questo sarebbe un grave danno anche dal punto di vista economico per la società meneghina. Milan che deve pensare anche a rinforzare la squadra per la prossima stagione e per questo avrà bisogno anche di alcune entrate derivanti dalle cessioni. Una parte di queste potrebbe arrivare dai riscatti di Saelaemakers e Charles De Ketelaere. Il primo dovrebbe restate al Bologna, con i rossoblù pronti ad investire circa 10 milioni per riscattarlo.

De Ketelaere
Charles De Ketelaere, attaccante Atalanta, potrebbe ancora non essere riscattato dai bergamaschi/LAPRESSE-Dotsport.it

Mercato, i dubbi dell’Atalanta su CDK

Sul secondo, invece, in questo momento ci sono molti più dubbi che certezze. Dopo una fase di stagione molto positiva in cui era definitivamente sbocciato all’Atalanta, in questo scorcio di campionato, invece, il belga sta faticando un po’ di più anche a causa di un infortunio rimediato con la Nazionale un paio di settimane fa.

Se fino a poco tempo fa sembrava certo il suo riscatto da parte dell’Atalanta, quindi, ora non lo è più ed il Milan potrebbe ritrovarsi CDK in ritiro il prossimo luglio. In quel caso ci sarebbe anche il danno economico di dover fare a meno dei 22 milioni di euro che i rossoneri dovrebbero ricevere dagli orobici se questi ultimi decidessero di riscattare il calciatore.