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Dybala all’Inter? Solo i ‘polli’ lo volevano | Ausilio si prende la vendetta: ha preso la nuova Joya, ma con 10 anni in meno

Dybala
Paulo Dybala, fantasista Roma, continua ad essere il calciatore più importante per i giallorossi/LAPRESSE-Dotsport.it

Il fantasista giallorosso fu a lungo corteggiato dall’Inter che poi virò su Lukaku, ma ora ha il nuovo Dybala in casa.

Nelle gare contro Lecce, Sassuolo e quella in casa del Brighton, valida per il ritorno degli ottavi di finale di Europa League, ha giocato complessivamente sette minuti, entrando alla fine del match del Via del Mare. Risultato? La Roma ha segnato soltanto un gol, nell’unica gara vinta delle tre contro il Sassuolo in casa, tre punti ottenuti con estrema fatica.

Parliamo ovviamente di Paulo Dybala che continua ad essere l’elemento che accende e spegne la luce, con la sua presenza o assenza, in casa Roma. Per carità. La squadra, da Mourinho a De Rossi, è cambiata totalmente come spirito e mentalità, ma soprattutto come filosofia di gioco e risultati, ma l’argentino continua ad essere l’elemento che sposta, e di parecchio, gli equilibri giallorossi.

Dodici gol nello scorso campionato, dodici anche in questo, ma anche tanti assist per i compagni e giocate decisive che continuano a farlo essere, quando sta bene, il calciatore più forte e tecnicamente performante dell’intera Serie A. Molte delle prospettive di questo finale di stagione giallorosso derivano dal suo stato di salute.

Il quarto (o quinto) posto in classifica in Serie A, e quindi l’eventuale qualificazione alla prossima Champions League, fondamentale per le casse del club; ma anche il cammino in Europa League non possono che dipendere anche dalle sue condizioni fisiche e dalla speranza che i continui problemi muscolari possano lasciarlo in pace da qui a fine stagione.

Da Dybala a Carboni, i tormenti argentini dell’Inter

Nell’estate 2022 arrivò a Roma e fu accolto come un Re. Arrivò a parametro zero dopo non aver rinnovato con la Juve e dopo un corteggiamento durato mesi da parte di Beppe Marotta che poi lo mollò perché si aprì la possibilità di riportare in prestito a Milano, Romelu Lukaku un anno dopo averlo ceduto al Chelsea. Dopo due anni, in casa Inter, si apre il dibattito su un altro argentino che, da molti, viene considerato il naturale erede di Paulo Dybala.

Parliamo del giovane talento Valentin Carboni, classe 2005, in questa stagione in prestito al Monza. Dopo un campionato in cui sta mostrando, anche se a corrente alternata, tutta la sua classe, il ragazzo tornerà ad Appiano Gentile al termine di questo campionato. E l’Inter si interroga su cosa fare. Da una parte, c’è la possibilità di tenerlo e farlo crescere nel club, ma ci sono delle incertezze riguardo alla sua maturazione tattica e alla possibilità di poterlo farlo giocare regolarmente.

Carboni
Valentin Carboni, fantasista Monza, è di proprietà dell’Inter che deve decidere cosa fare con il suo cartellino/LAPRESSE-Dotsport.it

Inter, il dilemma Valentin Carboni

Dall’altra, invece, potrebbe esserci l’opzione di cederlo in prestito per farlo maturare altrove, ma ci sono dubbi riguardo alla fattibilità di questa operazione e sulla possibilità di recuperarlo in seguito. Inoltre, l’Inter potrebbe ricevere offerte di acquisto per il giocatore, complicando ulteriormente la decisione. Il direttore sportivo Ausilio è consapevole della necessità di ottenere guadagni dal mercato, ma la decisione su Carboni è un dilemma enorme: “vendere o non vendere?”

La possibilità di venderlo, inserendo però una clausola di riacquisto, è un’altra ipotesi da tenere in considerazione, ma si teme che il costo elevato del cartellino di Carboni – 25-30 milioni di euro al momento la sua valutazione- possa complicare l’attuazione di questa opzione. La dirigenza e lo staff tecnico potrebbero dover confrontarsi per prendere una decisione, considerando il rischio che Carboni possa avere successo altrove, rendendo la scelta più difficile.