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Furlani, scoppia lo scandalo algoritmo: è stato un bagno di sangue | 200 milioni di euro per giocatori inutilizzati

Furlani
Giorgio Furlani, amministratore delegato Milan, alle prese con un problema per i conti rossoneri/ANSA-Dotsport.it

L’amministratore delegato rossonero deve fare i conti con alcuni problemi derivanti dal mercato del Milan.

Una vera e propria rivoluzione sotto tutti i punti di vista. Può essere denominata in questo modo la serie di cambiamenti che durante l’estate scorsa hanno stravolto la faccia del Milan. Dirigenza, parco giocatori, modo di fare mercato, mentalità all’interno del gruppo squadra.

Il Diavolo ha cambiato faccia e sta vivendo una stagione tutto sommato positiva, anche se con diversi alti e bassi. Gerry Cardinale, proprietario del club, come tutti ricorderanno, subito dopo la fine della scorsa stagione, decise di licenziare Paolo Maldini e Ricky Massara, affidandone i loro compiti a Giorgio Furlani, amministratore delegato, D’Ottavio e Geoffrey Moncada, a capo dell’area scout e della direzione tecnica.

La cessione di Tonali, l’addio a gente come Brahim Diaz, Charles De Keteleaere, Junior Messias, Alexis Saelamaekers, con il contemporaneo arrivo di dieci nuovi calciatori. Il tutto seguendo una nuova strategia di mercato: quella del Moneyball che si affida all’algoritmo.

Il mercato rivoluzionato e fatto tramite un’intelligenza artificiale che analizza i dati, li mette insieme e sceglie i calciatori più adatti al modulo e allo stile di gioco del Milan. In questo modo è arrivata gente conosciuta, ma anche un po’ meno, che comunque, chi più chi meno, sta ripagando le attese di una società che, aiutata anche dall’onerosissima cessione di Tonali, ha speso circa 130 milioni di euro sul mercato.

Milan, il mercato che fu e quello che sarà

La risposta, però, non si è fatta attendere sul campo. A parte qualche flop come Pellegrino e Romero, è arrivata anche gente che sta dando molto alla causa. Pulisic e Loftus-Cheek su tutti, ma anche Reijnders ed Okafor. Poi c’è anche il discreto contributo di Jovic e i giovani Musah e Chukwueze che devono essere rivisti prima di essere bocciati, ma che soprattutto stanno dando segnali incoraggianti nell’ultimo periodo.

In vista della prossima stagione il primo obiettivo dell’algoritmo rossonero sarà quello di individuare la prima punta del presente e del futuro, con Olivier Giroud che, molto probabilmente, non rinnoverà con il Milan. I dirigenti rossoneri, però, quasi sicuramente si troveranno a dover far fronte ad un problema che potrebbe essere sanguinoso per le casse milaniste.

Origi
Divock Origi, attaccante Nottingham Forest, dovrebbe tornare al Milan alla fine della stagione/LAPRESSE-Dotsport.it

Mercato Milan, grana Origi per la prossima estate

Tornerà con ogni probabilità alla base, infatti, Divock Origi. L’attaccante ex Liverpool fu preso due estati fa a parametro zero da Paolo Maldini dopo la fine del suo contratto con i Reds. Il suo rendimento al Milan, però, fu disastroso. Appena due gol in stagione, entrambi ininfluenti, su 1.118 minuti giocati. I rossoneri, durante la scorsa estate, cercarono e trovarono una soluzione per il belga che fu girato in prestito con diritto di riscatto al Nottingham Forest.

Il suo ritorno in Premier, però, fin qui è stato un flop. Diciotto presenze, di cui soltanto cinque da titolare, e zero gol messi a referto. Due partite giocate in FA Cup ed un gol. Il riscatto, fissato a cinque milioni di euro, da parte del Nottingham è praticamente impossibile. Per questo, da luglio in avanti, Origi dovrebbe tornare a Milanello e rappresentare un serio problema visto il contratto da 3.5 milioni di euro netti a stagione che lo lega ai rossoneri fino al 30 giugno 2026.