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Un vecchio come primo colpo? Non ci siamo proprio | Tudor, prima discussione con Lotito: il piano di mercato non gli va giù

Lotito-Tudor
Claudio Lotito, Presidente Lazio, e Igor Tudor, nuovo allenatore Lazio/ANSA-Dotsport.it

L’ex tecnico di Verona e Marsiglia, che si è appena insediato sulla panchina biancoceleste, non sarebbe d’accordo sull’acquisto di un calciatore.

Dopo essere stato vicino al Napoli lo scorso autunno, Igor Tudor torna ufficialmente su una panchina della nostra Serie A. La Lazio, infatti, si affida all’ex difensore e centrocampista della Juventus per cercare di riaprire un ciclo che si è interrotto bruscamente sotto la guida di Maurizio Sarri.

Le dimissioni del tecnico toscano sono state un fulmine a ciel (quasi) sereno per tutto l’ambiente Lazio. Lo sono state sicuramente per il presidente Claudio Lotito che aveva messo in conto di dover cambiare tecnico, ma pensava e sperava di doverlo fare a fine stagione. Ma lo sono state anche per diversi calciatori della rosa e molti tifosi biancocelesti.

La gestione di Sarri però era arrivata ormai al capolinea ed ora resta l’enorme difficoltà nel dover ricostruire da un progetto che aveva portato al secondo posto nella passata stagione ed agli ottavi di Champions in questa. Le difficoltà saranno soprattutto tattiche e di metodi di allenamento e didattici, ma Igor Tudor è uno che di caparbietà ne ha davvero tanta.

Si ripartirà dalla grossa novità relativa alla difesa a tre dopo quasi tre stagioni in cui si è utilizzata una linea a quattro per la retroguardia. In casa Lazio, però, fino al 2021 c’è stato Simone Inzaghi che della difesa a tre ne aveva fatto un mantra ed aveva impostato tutto il suo pensiero calcistico su un 352 molto aggressivo e offensivo.

Da Sarri a Tudor, si passa alla difesa a tre

Mantra calcistici che sembra possedere anche il nuovo tecnico, Igor Tudor che in questo finale di stagione dovrà cominciare a capire dove portare la Lazio durante la prossima stagione e con il nuovo progetto. Intanto, però, c’è da cercare di conquistare l’Europa in questo campionato, ma soprattutto da riuscire a proseguire il cammino in Coppa Italia dove la Lazio disputerà la doppia semifinale contro la Juventus.

Da Sarri a Tudor la certezza più grande sta nel fatto che il tecnico croato punterà sulla difesa a tre e quindi ci sarà una sorta di rivoluzione della fase difensiva. Una squadra impostata a quattro, però, potrebbe non avere i difensori centrali sufficienti, almeno sulla carta, per giocare a tre. Al momento la rosa della Lazio vede in quel ruolo Alessio Romagnoli, Patric, Gila e Casale. I primi tre difficilmente andranno via e potrebbero già essere i primi titolari di Tudor.

Kjaer
Simone Kjaer, difensore Milan, potrebbe lasciare i rossoneri a fine stagione/ANSA-Dotsport.it

Lotito, idea Kjaer. C’è il veto di Tudor

Difficile, invece, che resti anche Casale. Il Presidente Lotito, ad ogni modo, dovrà intervenire sul mercato per migliorare la retroguardia sia quantitativamente che qualitativamente. La prima idea porta all’esperto centrale danese del Milan, Simon Kjaer. Il classe 1989 ha un contratto in scadenza il prossimo 30 giugno e difficilmente rinnoverà con i rossoneri.

Lotito potrebbe invece dargli la possibilità di allungare la sua carriera in Italia. Kjaer, dopo anni al Milan in cui ha sempre giocato a quattro dietrp, adesso, anche per una questione di tenuta fisica, è molto più adatto in una difesa a tre. Igor Tudor, però, vorrebbe altri tipi di difensori, sta mettendo il veto sull’idea di ingaggiare il danese e questo potrebbe far desistere il patron della Lazio.