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Allegri lo regalò gratis, ora vale 50 milioni | Clamorosa svista della Juve: non ci ha creduto abbastanza

Allegri
Massimiliano Allegri, allenatore Juventus, disperato durante una partita della sua squadra/ANSA-Dotsport.it

Sono state tante le scelte sbagliate fatte dalla società e dalla dirigenza juventina in questi anni. L’ultima è abbastanza clamorosa.

La Juventus che vinceva a ripetizione in Italia e sfiorava anche il trionfo europeo, con due finali di Champions League disputate, anche se perse, in appena tre stagioni, era un modello societario, dirigenziale e anche di scelte lungimiranti dal punto di vista tecnico e sul mercato.

L’apice di questo spartito societario si è raggiunto con l’arrivo a Torino d Cristiano Ronaldo nell’estate 2018. Per molti, però, quello è stato soltanto l’inizio della fine di una società che andando dietro all’ossessione della Champions League ha cominciato a perdere aderenza con la realtà e a seguire un percorso virtuoso.

Da lì in poi la Juventus ha cominciato a perdere i pezzi. Il primo ad abbandonare la nave fu Beppe Marotta che era stato uno degli artefici principali dei successi di un intero decennio. Fino al 2020 i bianconeri hanno continuato a vincere gli scudetti, ma la lenta decadenza era già cominciata e si è iniziata ad intravedere con l’indebolimento progressivo della squadra e le eliminazioni precoci in serie dalla Champions League.

L’arrivo di Cristiano Ronaldo fu seguito da alcune scelte strategicamente sbagliate. Acquisti onerosi, Locatelli, Kulusevski, Pjaca, Bentancur; e stipendi troppo alti corrisposti a gente che non ha poi rispettato le attese – Ramsey ed il primo Rabiot su tutti.

Dybala, grande rimpianto di Allegri e della Juve

Il più grande errore che viene imputato ai dirigenti bianconeri in questi anni, tra rivoluzioni di staff che hanno portato dall’era Marotta a quella attuale con Cristiano Giuntoli, è relativo alla schizofrenia dei continui cambi in panchina che tra il primo Allegri, Sarri, Pirlo ed il secondo Allegri, ha visto quattro avvicendamenti in altrettanti anni.

Poi ci sono gli errori sul mercato e l’ultimo in ordine di tempo porta sicuramente all’addio troppo a cuor leggero di Paulo Dybala, calciatore amatissimo dai tifosi bianconeri e che ha scritto pagine importanti della recente storia juventina. L’argentino fu lasciato partire a zero nell’estate 2022 a causa anche dei troppi infortuni e delle richieste elevate di ingaggio.

Dybala
Paulo Dybala, attaccante Roma, è letteralmente rinato con Daniele De Rossi in panchina/LAPRESSE-Dotsport.it

Dybala, il premio attuale e quello che potrebbe arrivare

A Roma gli infortuni sono continuati ad esserci, ma La Joya è stata sempre decisiva quando ha potuto giocare ed essere a disposizione. Nella passata stagione ha trascinato la squadra alla finale di Europa League e la stava anche decidendo con un suo gol nel primo tempo del match contro il Siviglia. Poi un acciacco muscolare lo ha costretto al forfait e la squadra perse ai rigori tra mille contestazioni.

In questa stagione, invece, dopo un periodo difficile con Mourinho in panchina è letteralmente rinato e sta trascinando la Roma di Daniele De Rossi. Con il nuovo allenatore sono già otto i gol realizzati in appena nove partite. Cinque soltanto nel mese di febbraio, complice la splendida tripletta al Torino. Prestazioni che gli sono valse il premio EA SPORTS FC Player Of The Month di febbraio. L’argentino è stato il calciatore più votato dai tifosi, superando la concorrenza di avversari come Koopmeiners, Leao e Vlahovic. Un premio importante, ma se la Roma dovesse vincere l’Europa League non è assurdo pensare ad un possibile Pallone d’Oro per il campione del Mondo argentino.