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Non mi interessa quanto costa: se fa sch**o lo panchino | De Rossi lo fa fuori, preferito un difensore in più

De Rossi
De Rossi, allenatore Roma, non guarda in faccia nessuno nel fare le formazioni della sua squadra/ANSA-Dotsport.it

La squadra giallorossa ha avuto un vero e proprio cambio di passo dopo l’avvicendamento in panchina ed il rientro di calciatori importanti.

Ivan Juric, allenatore del Torino, subito dopo la sconfitta per 3-2 della sua squadra in casa della Roma, aveva detto di non aver visto grosse differenze tra la squadra allenata da De Rossi e quella che era guidata da José Mourinho. Quest’ultimo, in una recente intervista, aveva asserito che chi lo aveva esonerato capiva poco di calcio.

A parlare, invece, dovrebbero essere sempre i numeri e di certo quelli non mentono mai. In questo caso sono inequivocabili e dicono che il cambio di passo, sotto tutti i punti di vista, tra la Roma di De Rossi e quella di Mou, c’è stato, eccome se c’è stato.

Un cambio di passo dal punto di vista dei risultati, della classifica, del gioco, della qualità della manovra, del coinvolgimento di tutti i calciatori della rosa e del feeling ritrovato con due calciatori fondamentali della rosa: Lorenzo Pellegrini e Paulo Dybala.

Cinque vittorie su sei partite di campionato da quando c’è De Rossi in panchina. La Roma con Mou galleggiava tra l’ottavo ed il nono posto ed aveva tantissimi punti di distacco dal quarto posto. Ora è sesta con solo quattro lunghezze dal Bologna quarto e due dall’Atalanta quinta (posto che ricordiamo a fine stagione può valere la qualificazione alla prossima Champions League).

Roma, lo straordinario cammino di De Rossi

Una sola sconfitta contro l’Inter per 2-4, ma senza dimenticare di essere stata l’unica squadra in tutto questo inizio 2024 ad avere messo in difficoltà per un tempo intero l’armata nerazzurra. Insomma, tanti lati positivi e davvero pochissimi quelli negativi se si guarda al primo mese e mezzo di Daniele De Rossi sulla panchina della Roma.

Non va dimenticato, ovviamente, il doppio pareggio con il Feyenord, con al vittoria poi ai rigori che ha portato la squadra gli ottavi di finale di Europa League. La Roma sembra rinata ed ora ha anche ritrovato tutti i calciatori della rosa, il lungodegente Abraham a parte. Questo permette a De Rossi anche di variare e sbizzarrirsi con i tanti calciatori a disposizione.

Lukaku
Romelu Lukaku, attaccante Roma, potrebbe retrocedere nelle gerarchie del tecnico De Rossi/ANSA-Dotsport.it

Roma, Lukaku sacrificato con la difesa a tre?

Nel match casalingo contro il Torino, ad esempio, l’ex Capitano e bandiera giallorossa era tornato alla difesa a tre anche in virtù degli importanti rientri di Smalling e Ndicka. Vista il peso dei due calciatori in questione e l’insostituibilità di Mancini, si può pensare ad un esperimento che può essere riproposto anche in altre gare.

In questo caso, però, a poter pagare e rischiare il posto, esattamente come contro il Torino, potrebbe essere Romelu Lukaku. L’attaccante belga è l’unico a non aver beneficiato dell’arrivo di De Rossi in panchina e, nelle otto partite ufficiali con il nuovo tecnico, è andato a segno soltanto due volte. Contro i granata in attacco sono stati schierati Azmoun e Dybala, con l’argentino che è andato a segno tre volte e potrebbe sentirsi più libero senza la presenza dell’ex Inter.