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Sulla carta siamo 25 ma io ne conto 24 | De Rossi, persa la pazienza: il top player non è stato convocato

De Rossi
Daniele De Rossi, allenatore Roma, ha deciso di non convocare un calciatore della rosa nell’ultimo match della sua squadra/ANSA-Dotsport.it

La squadra giallorossa continua a fare punti ed inseguire il sogno Champions, ma si apre un caso nello spogliatoio.

Bologna e Atalanta continuano a volare, a fare punti e a vincere le partite e, dopo l’Inter, sono le squadre più in forma e che giocano meglio dell’intera Serie A. Entrambe sono appaiate al quarto posto, in piena zona Champions, anche se i nerazzurri hanno una partita da recuperare.

Dietro di loro, intanto, l’unica che tiene il passo ed è ancora pienamente in corsa per il quarto (o quinto) posto è la Roma. I giallorossi, infatti, con la vittoria per 3-0 di Frosinone hanno mantenuto quattro punti di distanza da Atalanta e Bologna, mentre tutte le altre – Lazio, Fiorentina e Napoli – non sono riuscite ad ottenere i tre punti.

Il derby laziale vinto dalla Roma nel tardo pomeriggio di domenica, ma soprattutto il risultato finale, non rispecchia in maniera fedele l’andamento della partita. I giallorossi, infatti, hanno sofferto enormemente nel primo tempo e solo alcune grandi parate di Svilar hanno tenuto il risultato sullo 0-0 prima dell’eurogol di Huijsen.

Anche nel secondo tempo il Frosinone ha attaccato molto, ha cercato in tutti i modi il gol, ma ormai la mazzata subita dopo la rete dello 0-1 aveva indirizzato il match e la Roma ha trovato terreno fertile nel raddoppiare, prima, e chiudere il match dopo con le reti di Azmoun e Paredes su rigore. Resta il dato impressionante dei 25 tiri verso la porta effettuati dai ciociari che però non hanno portato reti.

Roma, altro che Mou. Con De Rossi hai cambiato marcia

Roma, quindi, che sta imparando anche a soffrire e restare comunque in partita, senza farsi prendere dall’ansia o da inutili isterie come succedeva fino a qualche settimana fa quando su quella panchina sedeva José Mourinho. Ormai De Rossi, infatti, sembra aver in mano gruppo e spogliatoio ed è entrato alla perfezione nella testa dei calciatori.

Il suo cammino in campionato, fin qui, è ottimo. Quattro vittorie su cinque partite, una sola sconfitta arrivata contro la capolista Inter dopo averla messa in difficoltà seria per tutto il primo tempo. Poi c’è la prestazione incoraggiante di Rotterdam in Europa League che fa ben sperare per il ritorno ed il passaggio del turno.

Ndicka
Evan Ndicka, difensore Roma, non è stato convocato nell’ultimo match dei giallorossi/ANSA-Dotsport.it

Ndicka, out contro il Frosinone. Ora che succede?

Tra le tante note lieti di questo periodo in casa Roma c’è anche una rosa che torna ad essere a disposizione quasi per la sua interezza. A parte il lungodegente Abraham, infatti, ora De Rossi ha tutti a disposizione. Contro il Frosinone si è anche rivisto, negli ultimi 10′ del match, Chris Smalling che non si vedeva in campo addirittura dall’1 settembre.

A Frosinone, però, mancava anche Evan Ndicka. Il difensore ivoriano, appena tornato dall’impegno con la propria Nazionale in Coppa d’Africa, torneo inoltre vinto dall’ex Eintracht, non è stato convocato per l’ultimo match dei giallorossi. La decisione è stata di De Rossi che ancora non lo ha ritenuto pronto per essere a disposizione. Probabilmente il centrale si rivedrà contro il Feyenord e quindi non c’è nessun caso che lo riguarda, ma tra Mancini, il giovane Huijsen, Llorente ed il ritorno di Smalling, oltre che il passaggio dalla difesa a tre a quella a quattro, per lui lo spazio si riduce notevolmente.