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Positivi all’antidoping | Giocatori del City coinvolti in uno scandalo droga: ne fecero uso prima della finale con l’Inter?

Dumfries-Grealish
Denzel Dumfries e Jack Grealish durante la finale di Champions League tra Inter e Manchester City/ANSA-Dotsport.it

Esplode un caso abbastanza spinoso nella Premier League. Il fatto può diventare uno scandalo ed essere pericoloso per alcuni calciatori.

L’Inter forte, consapevole dei propri mezzi, sempre sul pezzo, con pochissimi difetti o punti deboli e che sta praticamente cannibalizzando l’attuale campionato di Serie A è sicuramente il prodotto di quanto avvenuto nella scorsa stagione.

La finale di Champions League, prima ottenuta e poi giocata praticamente alla pari contro il Manchester City, ha dato una convinzione e delle certezze all’intero gruppo di Simone Inzaghi che prima non c’erano. Tutti i calciatori di quella squadra sono usciti da quel match di Istanbul delusi e tristi, certo, ma anche con la consapevolezza di potersela giocare contro tutti.

Una sconfitta amara, ma benefica e che è il motivo principale per cui ora in Serie A, ma anche in Champions League, vediamo una squadra che domina quasi sempre l’altra squadra, non subisce quasi mai gol ed entra in campo con la convinzione di essere più forte dell’avversario, chiunque esso sia.

Il 10 giugno 2023 è stata una data chiave nella storia recente dell’Inter. Da una finale persa, quindi, si può ripartire per essere più forti e per dimostrare al Mondo intero che quel traguardo non era stato raggiunto soltanto con fortuna e grazie ad un sorteggio benevolo, ma anche con meriti propri che poi sono stati mostrati anche nella finalissima in cui i nerazzurri se la sono giocata alla pari con il City.

City, spunta un caso che coinvolge tutta la Premier

A pensarci oggi, però, nonostante tutti i discorsi giusti fatti su cosa è diventata l’Inter dopo quel 10 giugno 2023, non può che esserci ancora l’amaro in bocca su come è andata e su come sarebbe potuta andare. Un po’ di fortuna in più, molto probabilmente, avrebbe permesso ai nerazzurri di giocarsi almeno i tempi supplementari ed eventuali rigori.

Nelle ultime ore, però, spunta un clamoroso retroscena che coinvolge anche dei calciatori del Manchester City e che potrebbe avere risvolti inimmaginabili. In Inghilterra, in particolare nella Premier League, sembra stia scoppiando un vero e proprio caso, il caso della dipendenza da gas esilarante, conosciuto scientificamente come protossido di azoto. Come rivela il Daily Mail, una celebrità, un calciatore inglese la cui identità viene tenuta segreta per motivi di privacy, sarebbe stata costretto al ricovero in una clinica specializzata per la cura dalle dipendenze e, in questo caso, dalla dipendenza al protossido d’azoto.

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Jack Grealish, attaccante Manchester City, farebbe parte della lista dei calciatori che usano il gas esilarante/ANSA-Dotsport.it

Protossido d’azoto, ecco i calciatori coinvolti

Il caso del calciatore in questione, però, non sarebbe isolato. Molti giocatori, forse ignari del fatto che il protossido di azoto sia ora considerato una droga di classe C, sembra che lo utilizzino e, alcuni di loro, tra cui Jack Grealish, Dele Alli, Leon Baily e Kyle Walker, sono stati fotografati, o hanno condiviso foto sui social, con gas esilarante, o in cui mostrano situazioni di festa con grandi quantità di protossido di azoto.

Il protossido di azoto è ampiamente utilizzato nelle feste e chi lo usa sostiene che induca sensazioni di euforia, stordimento e, in alcuni casi, allucinazioni. Il possesso del gas esilarante non è illegale, ma il caso sta continuando a gonfiarsi e potrebbe raggiungere proporzioni clamorose. Alcuni calciatori del City sembrano essere coinvolti ed ora potrebbe succedere davvero di tutto.