Scappa dalla guerra per firmare da Pioli | Colpo di importanza capitale: Tomori deluso, con lui scivola in panchina
Il Milan continua a cercare un difensore centrale che possa dare più alternative a Pioli in un reparto che sta soffrendo molto.
Quello di questa stagione continua ad essere un Milan fortemente a due facce. Da una parte la squadra che vince diverse partite consecutive e sembra poter competere per i primi due posti, dall’altra quella che ogni volta che bisogna fare il salto di qualità, poi non riesce ad avere continuità di gioco e risultati ed incappa in pareggi o sconfitte deludenti.
Da una parte una squadra che crea moltissimo e segna davvero tanto, piazzandosi al secondo posto nella classifica dei migliori attacchi di Serie A dietro all’Inter, dall’altra quella che subisce 25 reti in 22 partite – più di uno di media a partita – non riesce quasi mai a mantenere la porta inviolata e deve cercare sempre di fare un gol in più delle avversarie per portare a casa la vittoria.
La fase difensiva di Stefano Pioli, in questa stagione, non è mai decollata e la squadra ha avuto sempre difficoltà a difendersi, dando l’impressione di poter prendere gol da chiunque ed in qualsiasi momento. In Serie A, purtroppo, è difficile poter ambire a qualcosa di importante con queste caratteristiche e questi dati e difficilmente le cose potranno migliorare da qui a fine stagione.
A peggiorare la situazione, oltre ad un centrocampo senza un vero incontrista e che continua a fare poco filtro, ci si è messa anche l’emergenza difensiva che vede fuori tre dei titolari di questa squadra. Kalulu, Thiaw e Tomori, infatti, sono fuori da tempo e non rientreranno prima di metà febbraio-inizio marzo.
Difesa Milan, tutti i problemi di Pioli
Il Milan in questi mesi non ha nemmeno potuto contare su Caldara, sempre infortunato, e Pellegrino che ha giocato soltanto 68′ in stagione ed ora è passato in prestito alla Salernitana. Come se non bastasse, poi, Pioli ha dovuto fare i conti con i continui acciacchi di Simon Kjaer e le sue prestazioni che sono ormai parecchio altalenanti e non possono più essere considerate una garanzia come qualche stagione fa.
Il tecnico parmense ha così fatto di necessità, virtù promuovendo in prima squadra il ragazzo della Primavera, Jan-Carlo Simic e spostando al centro della difesa, spesso e volentieri e anche con discreti risultati, Theo Hernandez. La società ad inizio gennaio ha riportato Matteo Gabbia a casa con sei mesi di anticipo rispetto agli accordi presi in estate quando era stato prestato al Villareal.
Difesa Milan, ancora un’ipotesi last-minute
Quella di Gabbia si pensava potesse essere soltanto la prima delle operazioni che il Milan avrebbe concluso in questo mese per quel che riguarda la difesa. Ai rossoneri sono stati accostati i vari Dragusin, Buongiorno, Brassier, Langlet, Kiwior, Chalobah e altri profili che per un motivo o per un altro poi non sono arrivati a Milanello.
L’ultima idea è quella che porta a Marlon. Il centrale classe 1995, ex Sassuolo e Monza, acquistato qualche anno fa dallo Shakhtar, ora è in prestito alla Fluminense, con la quale ha vinto la Copa Libertadores soltanto qualche mese fa. Il suo entourage, secondo Sportitalia, lo ha proposto ai rossoneri. Se dovesse arrivare potrebbe essere una valida alternativa a Tomori che in quel caso rischierebbe il posto da titolare.