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Dall’esordio con Totti al ritorno clamoroso | Rombo di fine mercato: torna in Serie A dopo 3 anni

Totti-Pjanic
Francesco Totti e Miralem Pjanic esultano dopo un gol con la maglia della Roma/ANSA-Dotsport.it

Aveva esordito con il Capito e bandiera giallorossa, ora resta un obiettivo di mercato per squadre italiane.

In un calcio senza più bandiere ed emozioni, o semplicemente appartenenze territoriali e di cuore, Francesco Totti, insieme a Daniele De Rossi, è stata l’ultima grande rappresentazione dell’amore unico, sconfinato ed incondizionato verso una sola squadra ed una sola maglia.

Dopo Alessandro Del Piero, Maldini e Baresi, Javier Zanetti, c’è stato lui che, in ordine di tempo, è stato l’ultimo tra quelli che hanno lasciato il calcio, a non aver mai giocato per altre maglie se non per quella della sua città e della sua squadra del cuore: la Roma.

L’ultima grande bandiera della Serie A aveva da tempo rifiutato Real Madrid e Milan, tra le altre, quando ha deciso di restare nella Capitale e vivere una vita calcistica come unico vero Re di Roma. Una carriera che avrebbe potuto regalargli molte più soddisfazioni a livello personale e di squadra, se solo avesse scelto di proseguirla altrove, ma che in questo modo gli ha regalato soltanto un Mondiale, con l’Italia nel 2006, uno Scudetto, con la Roma nel 2001, ma soprattutto l’amore incondizionato e per sempre di tutto il popolo romanista.

Francesco Totti ha giocato con la maglia della Roma dal 1993 al 2017 e in quei lunghissimi 25 anni e stagioni ha visto giocare, passare da Roma ed esordire tantissimi giocatori che potevano diventare fortissimi e che magari non hanno rispettato le attese. Ha giocato al fianco di Batistuta e Cassano, forse i due più forti con cui ha diviso l’attacco giallorosso, ma anche con gente come Cafu ed Emerson.

Una promessa non mantenuta, gli esordi di Okaka nella Roma

Ha visto poi esordire con la maglia giallorossa gente che poteva diventare colonna e bandiera giallorossa come lui. Uno, Daniele De Rossi, lo è diventato, altri due, invece, come Alessandro Florenzi e Stefano Okaka si sono un po’ persi per strada, per un motivo o per un altro.

Proprio l’attaccante di colore, classe 2005, esordì con la maglia giallorossa, dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili, nel 2005 e sembrava potesse essere il futuro dell’attacco romanista. Poi ha cominciato a girare l’Italia in prestito e con la maglia della Roma è riuscito a scendere in campo in Serie A soltanto 25 volte, segnando una sola rete.

Okaka
Stefano Okaka, attaccante svincolato, esulta dopo un gol con la maglia dell’Istanbul Basaksehir/ANSA-Dotsport.it

Okaka, una carriera in giro per l’Europa. Spunta la pista Samp

La sua carriera è proseguita in giro per l’Italia e l’Europa. Fulham, Brescia, Bari, Spezia, Parma, Sampdoria, Watford, Anderlecht, Udinese e Istanbul Basaksehir. Proprio quella turca è stata la maglia indossata nella sua ultima esperienza, due stagioni, dal 2021 al 2023 con 52 presenze e 13 gol.

Dall’estate scorsa Okaka è rimasto svincolato e non ha più trovato squadra. L’ultima sua esperienza italiana è stata quella all’Udinese che è durata due stagioni (2019-2021), con 73 presenze e 18 gol. Da allora l’ex Roma non è più tornato in Italia ed ora può rappresentare un’occasione, da svincolato, per diversi club nostrani. Tra questi c’è la Sampdoria che sta valutando la possibilità di metterlo sotto contratto fino al prossimo giugno.