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Se giochiamo a calcio, tu non ci servi | De Rossi chiarissimo con l’esubero: se ne può andare con Mourinho

De Rossi
Daniele De Rossi, allenatore Roma, saluta il suo pubblico durante la prima partita in casa sulla panchina giallorossa/ANSA-Dotsport.it

Scelte chiare e nette quelle di Daniele De Rossi che considera fuori dal progetto alcuni calciatori importanti nell’era Mourinho.

Sicuramente è ancora molto presto per giudicare, confrontare e dare giudizi definitivi o quantomeno parziali, ma almeno a livello di impressioni si possono trarre le prime considerazioni che potrebbero essere smentite o confermate soltanto nelle prossime settimane e/o nei prossimi impegni ufficiali di Coppa e campionato.

Daniele De Rossi ha disputato due partite da allenatore della Roma da quando si è seduto sulla panchina della squadra della sua città e del suo cuore, squadra a cui aveva già dedicato un’intera carriera da calciatore. Nonostante l’ostracismo da parte del popolo giallorosso, non nei suoi confronti, ma nei confronti di società e qualche calciatore, sono arrivate comunque due vittorie su due.

Certo, i successi sono stati abbastanza sofferti e sono comunque arrivati contro l’ultima e la terzultima in classifica in Serie A, ma comunque permettono alla Roma di poter continuare a credere nell’obiettivo quarto posto e soprattutto di accorciare le distanze dalle dirette concorrenti per la lotta alla qualificazione alla prossima Champions League.

Nei quattro tempi giocati contro il Verona e la Salernitana, però, nonostante le due vittorie consecutive, la Roma ha convinto davvero soltanto nel primo contro i gialloblù e poi ha sofferto parecchio negli altri tre. Qualcosa di diverso, comunque, si comincia già a vedere. I giallorossi sono passati ad un modulo che prevede quattro difensori in linea – a differenza della difesa a tre o addirittura a 5 di Mourinho – ma soprattutto sono una squadra che cerca la manovra e cerca di tenere il pallone e di essere più propositiva e non soltanto di speculare sull’avversario come avveniva con il portoghese.

Roma, fiducia e ottimismo dopo tanta pressione

I sei punti su sei in due partite, inoltre, danno fiducia ad ambiente e calciatori, ormai depresso e perennemente sotto pressione dai metodi e dalle battaglie perenni di Mister Mourinho. Il tempo dirà se la scelta di De Rossi è stata quella giusta, ma intanto sono arrivate due vittorie consecutive in campionato che non arrivavano da inizio novembre e una vittoria in trasferta che mancava da inizio dicembre.

Chi ben comincia, quindi… Al di là dei modi di dire e di fare, però, ci sono anche dei calciatori che sembrano rinati con l’arrivo di De Rossi e con Mourinho, invece, si stavano perdendo del tutto. Parliamo soprattutto di Lorenzo Pellegrini che ha realizzato due reti in due partite e che sembra essere tornato al centro della squadra Roma. Altri, invece, non sembrano far parte del nuovo progetto.

Celik
Zeki Celik, terzino Roma, dopo l’addio di Mourinho è diventato un esubero in casa giallorossa/ANSA-Dotsport.it

Mercato, Celik richiesto dal Galatasaray

Parliamo soprattutto del terzino turco Celik che lo scorso anno era stato centrale nelle idee di Mourinho ed in questa stagione aveva disputato nove partite in campionato, cinque in Europa League ed una in Coppa Italia. Nelle due sfide con De Rossi in panchina, invece, il turco non è mai sceso in campo e sembra essere diventato ormai un esubero.

Nelle ultime ore di mercato potrebbe concretizzarsi una sua cessione. Il Galatasaray, alla ricerca di un terzino destro dopo il passaggio di Sacha Boey al Bayern Monaco, ha chiesto proprio Celik alla Roma e ha individuato nel turco, insieme a Asignon del Rennes e Clauss del Marsiglia, gli obiettivi per la fascia destra. Il laterale ex Lille preferirebbe non tornare in patria, ma la Roma lo considera un esubero e spera che la situazione possa sbloccarsi entro giovedì.