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Bluff riuscito perfettamente | Giuntoli, tesoretto inaspettato: incasso di 35 milioni per un panchinaro

Giuntoli
Cristiano Giuntoli, Football Director Juventus, sta dimostrando tutta la sua bravura anche come dirigente bianconero/ANSA-Dotsport.it

Il Football Manager della Juventus si sfrega le mani perché potrà contare su un tesoretto importante nella sessione estiva di mercato.

In estate è stato chiamato, e contemporaneamente strappato al Napoli, per rimettere ordine in casa Juventus e far tornare, pian piano, il club bianconero ai livelli che gli competono. Dopo una stagione piena di problemi e guai, con la penalizzazione di dieci punti e l’esclusione dalle Coppe Europee a causa del caso Plusvalenze fittizie, le casse bianconere avevano subito un bagno di sangue.

La mancata partecipazione ed i mancati introiti della Champions hanno poi peggiorato la situazione. Proprio per risolvere questa questione, cercando comunque di costruire una rosa competitiva, è stato chiamato l’ex ds di Napoli e Carpi. La Juventus in estate, oltre a far rientrare qualche calciatore dai vari prestiti, si limita all’acquisto di Timothy Weah e poi chiude il mercato in entrata.

Giuntoli non può divertirsi con gli acquisti, anzi si trova di fronte alla necessità di fare quanto più possibile cassa ed abbassare il monte ingaggi cercando di piazzare tutti gli esuberi. Si apre l’affaire Bonucci che viene messo fuori rosa e a fine agosto andrà, tra mille polemiche, all’Union Berlino. Il nuovo Football Director juventino, però, riesce a piazzare anche i vari Zakaria, Luca Pellegrini, Arthur, Ranocchia, Pjaca, Frabotta, dopo essersi liberato anche dei pesanti stipendi di Cuadrado, Di Maria e Paredes.

Sui giovani, però, non vuole fare cassa, ma ha l’esigenza di trattenerne alcuni, i più pronti, e mandarne in prestito a giocare altri. L’unico ad essere ceduto è Rovella che passa alla Lazio per circa 20 milioni di euro. Poi, vengono girati in prestito i vari Facundo Gonzales, De Winter, Aké Gori, ma soprattutto Kaio Jorge, Barrenechea e Soulé che passano tutti al Frosinone.

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Restano invece a Torino, a giocarsi le loro chance con Mister Allegri, Huijsen, poi girato in prestito a gennaio alla Roma, Iling Junior, Miretti, Fagioli, Nicolussi Faviglia, Nonge e Yildiz. Quest’ultimo è letteralmente esploso nelle ultime settimane, ha cominciato a scalare le gerarchie nella mente del tecnico livornese che ormai lo preferisce a Federico Chiesa nell’undici titolare e può cambiare i piani dei bianconeri anche sul mercato.

Kenan Yidiz, infatti, è un ragazzo di appena 18 anni, classe 2005, e deve essere preservato, con la Juve che sa quanto potrà interessare ai ricchi club di Premier ed europei tra qualche anno. I bianconeri vogliono tenerselo stretto, ma sanno anche di avere in rosa già i vari Chiesa, Milik, Vlahovic e Kean per quel che riguarda l’attacco.

Soulé
Matias Soulé, attaccante Frosinone, ma di proprietà della Juventus potrebbe essere il sacrificato in casa bianconera nel mercato estivo/ANSA-Dotsport.it

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Quest’ultimo pare destinato a partire in prestito già in questa sessione invernale, mentre in estate bisognerà pensare di fare una cessione per poter fare un gran mercato in entrata, soprattutto a centrocampo. Il sacrificato potrebbe essere Matias Soulé che al Frosinone sta mettendo in mostra tutta la sua enorme classe, ma alla Juve sarebbe comunque chiuso da Chiesa e Yildiz e da un modulo che non lo favorirebbe.

Nove gol stagionali ed una capacità di dribblare l’uomo e tirare in porta che è da pochi eletti. Il classe 2003 sta finendo sul taccuino dei dirigenti dei club più importanti d’Europa. Giuntoli ha fissato il prezzo: 35 milioni. Soldi che potrebbero rappresentare un importante e fondamentale tesoretto per le casse bianconere e che porterebbero Soulé lontano da Torino.