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“Non era la verità” | Juve, inquietante rivelazione dell’ex tesserato: lo hanno tenuto nascosto dopo Calciopoli

Juve-Calciopoli
I calciatori della Juventus alzano al cielo il trofeo dello Scudetto 2005/2006 poi revocato dopo il caso Calciopoli/ANSA-Dotsport.it

Il club bianconero è stato coinvolto in un’inchiesta giudiziaria che lo ha costretto in Serie B. Ora, arrivano nuovi sviluppi sull’argomento.

Nell’estate del 2006 molti tifosi italiani di calcio, ma non solo, hanno vissuto le emozioni più belle ed indimenticabili che uno sportivo può vivere. La finale di Berlino, quella incredibile cavalcata verso il trionfo tedesco, la vittoria del quarto Mondiale grazie alla splendida Nazionale guidata da Marcello Lippi in panchina e Fabio Cannavaro, e tanti altri campioni, in campo.

Il momento ed il ricordo più bello che molti di noi hanno, legato al calcio ed allo sport in generale, però, è anche quello che segna inesorabilmente l’inizio della fine, l’inizio di un declino che ha visto il nostro calcio perdere pian piano credibilità, successo e valore, con la nostra Nazionale e i nostri club che, da lì in poi, hanno, eccetto in qualche sporadica occasione, recitato soltanto la parte delle comparse nel calcio europeo ed internazionale.

Nell’estate del 2006, infatti, scoppia il caso Calciopoli. Uno scandalo di dimensioni epiche che comincia a farsi largo a maggio, attraversa tutto il periodo del mondiale tedesco e si chiude, almeno con verdetti e decisioni sportive, a luglio.

La Juventus, principale squadra coinvolta nello scandalo, visto il ruolo attivo di figure del calibro di Moggi, Giraudo e Bettega, all’epoca dirigenti bianconeri, viene retrocessa in Serie B e, contemporaneamente, viene depauperata di due Scudetti, quello del 2005 e quello del 2006. Altre squadre, come Milan, Lazio e Fiorentina verranno penalizzate in classifica, mentre alcuni arbitri ed altri dirigenti di Serie A subiranno radiazioni, squalifiche e ammende pesanti.

Calciopoli, una pagina ancora irrisolta

Negli anni successivi, poi, l’inchiesta giudiziaria porterà a galla altri retroscena e dettagli dello scandalo che sconvolse il calcio italiano e si capirà che la situazione era molto più complessa, il sistema era marcio in tutte le sue fondamenta e non riguardava solo poche squadre di club. Arriveranno prescrizioni, assoluzioni ed altri provvedimenti, ma nulla toglierà mai al calcio italiano la vergogna e l’onta di quanto avvenuto in quegli anni.

La Juventus, come ben sappiamo, risorgerà dalle proprie ceneri e, dopo un anno in Serie B ed alcuni anni difficili di ricostruzione, tra cambi dirigenziali e di allenatori continui, tornerà a vincere e lo farà con nove scudetti consecutivi, record assoluto per una squadra italiana e per il nostro calcio, e conquistando due finali di Champions League.

@carminecoffyEcco la differenza tra un professionista e un giullare

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Juve post Calciopoli, le parole di Ranieri

Subito dopo la Serie B, però, i bianconeri, dopo l’esperienza dell’attuale tecnico della Francia Didier Deschamps che guidò la Juve dalla Serie B alla Serie A nella stagione 2006/2007, si affidarono al romano Claudio Ranieri in panchina. L’attuale tecnico del Cagliari conquistò il terzo posto in classifica e riportò la squadra immediatamente a disputare la Champions League. Anche la stagione successiva fu positiva. La Juventus si classificò al secondo posto, ma nonostante questo, Ranieri fu esonerato a due giornate del termine dal club bianconero per lasciare spazio a Ciro Ferrara.

L’attuale tecnico del Cagliari, durante la sua ultima conferenza stampa post partita, ha parlato proprio di quell’esperienza e di quell’esonero, lasciando intendere che c’è un’altra versione nascosta (la sua) circa quello che successe in quei mesi del 2009. Versione che il tecnico non ha voluto rendere nota, ma che spiegherà non appena la sua carriera da allenatore sarà terminata. Un Ranieri alquanto misterioso, quindi, e che non fa altro che ampliare la curiosità di quanti, di quegli anni, vogliono vederci ancora più chiaro.