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Non potevi perdere neanche 1 punto | Esonero Inzaghi, è tutto vero: la dirigenza ha già chiamato il sostituto

Pippo e Simone Inzaghi
Filippo Inzaghi, allenatore Salernitana e Simone Inzaghi, allenatore Inter, hanno vissuto un mese di dicembre complicato/ANSA-Dotsport.it

Sono ore di riflessione all’interno della dirigenza che potrebbe prendere una decisione clamorosa in breve tempo.

Il pareggio arrivato al Marassi di Genova contro i rossoblù padroni di casa ha mostrato ancora una volta, in casa Inter, le difficoltà che la squadra può avere se non ha alcuni elementi della rosa. Uno su tutti: Lautaro Martinez.

Il Capitano, bomber e giocatore più forte e decisivo della squadra ha saltato per infortunio le partite contro Lecce e Genoa e, nonostante per i nerazzurri siano comunque arrivati quattro punti, la manovra, soprattutto quella offensiva, della squadra ne ha un po’ risentito. Per Arnautovic, proprio a Marassi, è arrivato il primo gol stagionale in Serie A, ma la coppia Thuram-Lautaro offre sicuramente soluzioni e garanzie diverse.

Nel mese di dicembre, quindi, l’Inter ha fatto comunque tantissimi punti che le permettono di restare in testa al campionato, con ampio margine su tutte le altre in classifica, Juventus a parte, ma è anche incappata in qualche infortunio di troppo, nell’eliminazione dalla Coppa Italia, per mano del Bologna a San Siro e nello scialbo pareggio di Champions League contro la Real Sociedad che non le ha permesso di conquistare il primo posto nel proprio girone.

Il passo falso in Coppa, unito al mezzo passo falso in Champions e a quello in campionato contro il Genoa, non devono di certo creare un allarme, ma possono far riflettere la dirigenza sulla qualità dell’organico per il proseguio della stagione, ma soprattutto sulla completezza di una rosa che forse non è così ampia come tutti pensavano.

Da Simone a Filippo, dicembre difficile per i fratelli Inzaghi

Simone Inzaghi, fin qui, è stato molto bravo a tramutare in oro tutto quello che la società gli ha regalato sul mercato, soprattutto i parametri zero, ma in attacco, come si è visto con l’assenza di Lautaro Martinez, ha effettivamente gli uomini contati e non può far a meno dei suoi due titolarissimi. Discorso molto diverso, invece, per l’altro Inzaghi che siede su una panchina di Serie A. Filippo, infatti, da quando è arrivato a Salerno, non è riuscito a cambiare il verso ad una stagione che per la Salernitana era cominciata malissimo anche con Paulo Sousa al timone.

Il pareggio che il Milan è riuscito ad acciuffare al 90′ a Salerno nell’ultima gara di campionato è stato una beffa enorme per Inzaghi e i suoi, ma almeno ha mostrato segnali di ripresa e di vitalità della squadra. Per la dirigenza del club campano, però, non basta e, l’ultimo posto in classifica, non fa dormire sonni tranquilli a nessuno.

Nicola
Davide Nicola potrebbe presto tornare sulla panchina della Salernitana/ANSA-Dotsport.it

Panchina Inzaghi, è già tempo di ultima spiaggia

Ecco che, per l’ex bomber di Milan e Juventus, è già arrivato il momento dell’ultima spiaggia. A Salerno, intanto, è tornato in dirigenza Walter Sabatini che proverà a compiere il miracolo riuscito due stagioni fa, quando la squadra raggiunse una salvezza davvero insperata e miracolosa. Per riuscire nuovamente in questo obiettivo, però, oltre che ad un massiccio intervento sul mercato, i vertici granata stanno pensando ad un cambio in panchina.

Se Inzaghi non otterrà presto punti importanti, infatti, potrebbe essere richiamato Davide Nicola che tornerebbe a Salerno per la terza volta, ma soprattutto ricomporrebbe, insieme proprio a Sabatini, quella coppia che due anni fa permise alla Salernitana di raggiungere una delle salvezze più incredibili della storia della Serie A.