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Ti ricordi di me? Sono mister Pioli | Lo ha chiamato per ritesserarlo a gennaio: ritorno di fiamma in stile-Kakà

Kakà
Ricardo Kakà, ex attaccante Milan, è uno dei tanti calciatori che sono tornati in rossonero per la seconda volta dopo la prima esperienza/ANSA-Dotsport

Tra pochi giorni comincerà il mercato di gennaio ed in casa Milan si pensa a come rinforzare la squadra.

A volte ritornano. Può essere questo il titolo che può descrivere quanto successo in casa Milan negli anni e nei decenni scorsi. Cavalli di ritorno o, per alcuni con accezione sicuramente più negativa, minestre riscaldate che non sempre hanno dato gli effetti sperati e i risultati che molti si aspettavano, ma che soprattutto si erano visti durante la prima esperienza.

In questa lunga schiera di allenatori e calciatori che hanno vissuto l’esperienza al Milan in due momenti diversi della loro carriera e che hanno deluso le aspettative, c’è una grande eccezione che conferma la regola: Zlatan Ibrahimovic. Il ritorno dello svedese, parliamo di quello da calciatore e non di quello dei giorni nostri da dirigente, fa storia a sé e ha permesso al Diavolo di tornare grande e di conquistare lo Scudetto dopo undici anni di attesa.

Ibra a parte, però, tutti gli altri cavalli di ritorno non hanno avuto lo stesso impatto e la stessa fortuna. Da Sacchi e Capello, come allenatori a fine anni ’90, fino ad arrivare ai vari Shevchenko, Kakà, Balotelli e Boateng, da calciatori tra il 2008 ed il 2015.

I primi due hanno scritto la storia del Milan come allenatori tra fine anni ’80 e metà anni ’90 ed hanno rivoluzionato il mondo del calcio, vinto Scudetti e Champions League e lasciato impronte indelebili nel cuore di tutti i tifosi rossoneri. Il loro ritorno, però, è stato un vero fallimento: Sacchi arrivò undicesimo nella stagione 1996/1997, mentre Capello, nonostante un mercato faraonico, arrivò decimo nell’annata successiva.

Milan, la storia fallimentare delle “minestre riscaldate”

Passiamo ai calciatori. Andriy Shevchenko dopo aver vinto tutto, essere diventato il secondo miglior marcatore della storia del Milan, conquistato il Pallone d’Oro ed entrato nel cuore dei tifosi come uno dei più forti di sempre tra il 1999 ed il 2006, torna in rossonero nella stagione 2008/2009 e segna appena due reti tra Coppa Uefa e Coppa Italia.

Kakà, vincitore anch’egli di Pallone d’Oro e Champions League con la maglia del Milan tra il 2003 ed il 2009, viene ceduto al Real Madrid e torna in prestito al Diavolo nella stagione 2013/2014. Fa in tempo a segnare il suo centesimo gol in rossonero, dare qualche segnale della sua classe ancora intatta, ma non riesce ad impedire alla squadra di finire al nono posto in classifica e lontano da ogni piazzamento europeo. Fallimentari anche i ritorni di Balotelli e Boateng nella stagione 2015/2016.

Gabbia
Matteo Gabbia, difensore Villareal, è stato cercato dal Milan per gennaio ANSA/Dotsport.it

Gabbia, altro cavallo di ritorno in casa Milan?

Ora, in casa Milan, si parla insistentemente di un altro ex che è stato mandato in prestito al Villareal durante l’estate scorsa. Parliamo di Matteo Gabbia, difensore classe 1999, cresciuto nel vivaio rossonero. Gli spagnoli lo hanno acquistato a titolo gratuito per un anno, ma ora il club meneghino ha bisogno di un difensore dopo tutti gli infortuni che sono capitati in quel ruolo.

L’idea è quella di interrompere il prestito in anticipo di sei mesi e far tornare Gabbia al Milan già a gennaio. L’ipotesi, però, al momento si è un po’ raffreddata, sia per la volontà del Villareal di far rispettare i patti ai rossoneri, sia per la volontà del Diavolo di guardare altrove per rinforzare la terza linea.