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Djokovic: scandalo dall’antidoping | Ha rifiutato il test: “problemi con la concentrazione urinaria”

Nole Djokovic affranto - Foto ANSA - Dotsport.it
Nole Djokovic affranto – Foto ANSA – Dotsport.it

Il numero uno del tennis Nole Djokovic ha rifiutato il test dell’antidoping, spiegato il motivo dietro a questa sorprendente decisione

Nole Djokovic si è riconfermato il tennista più forte al mondo vincendo gli ATP Finals e confermandosi al primo posto del ranking maschile, posto che occupa da ben 12 anni. Una carriera che sembra non aver iniziato la sua parabola discendente ma la classe e la mentalità vincente del serbo continuano a fare la differenza, nonostante l’approdo ad alti livelli di due possibili eredi come Sinner e Alcaraz.

Dopo aver lottato per alcune stagioni per inserirsi nello scontro per il primato tra Rafa Nadal e Roger Federer, il tennista dell’Est Europa si è poi imposto e ha mantenuto una regolarità di risultati impressionante.

Tra i tre campioni, inoltre, un bel legame di amicizia oltre alla stima professionale, fatto che è stato reso pubblico con le lacrime versate in occasione della partita d’addio al mondo del tennis dello svizzero.

Nole è stato però coinvolto in una spiacevole situazione poco tempo fa, con critiche da parte degli addetti ai lavori e degli amanti dello sport. Adesso emergono ulteriori dettagli che spiegano la sua posizione.

Djokovic e il caso antidoping in Coppa Davis

Un’ora e mezza prima della partita di Coppa Davis a Malaga che ha visto scontrarsi la sua Serbia e la Gran Bretagna, è stato soggetto al controllo antidoping. Il tennista serbo s’era lamentato di essere stato seguito da una persona per tutto il giorno e di non aver consegnato il campione perché non lo aveva completato.

Madiot, ex tennista francese è tornato sull’argomento chiedendo una punizione per il numero uno del ranking e sostenendo che i controlli vanno fatti in tempo perché ci sono sostanze che poi non sono rintracciabili.

Marion Bartoli a Wimbledon 2013 - Foto ANSA - Dotsport.it
Marion Bartoli a Wimbledon 2013 – Foto ANSA – Dotsport.it

Marion Bartoli a difesa di Nole Djokovic

Aveva chiuso precedentemente le polemiche Marion Bartoli facendo riferimento alla concentrazione urinaria: “Quando sai che stai per fare un test antidoping, hai qualcuno che ti segue tutto il giorno. Quindi non vedo cosa cambi se lo si fa prima o dopo, soprattutto perché dopo le partite è più importante la concentrazione urinaria”.

Il portavoce dell’International Tennis Integrity Agency (ITIA) aveva, inoltre, ribadito: “A causa del formato delle competizioni a squadre, inclusa la Coppa Davis, le squadre potrebbero essere informate di essere state selezionate per i test prima dell’inizio delle partite e fornire i campioni quando saranno pronti”.