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Addio Juric, vado a vincere qualcosa | L’operazione che spacca la lotta scudetto

Ivan Juric, allenatore del Torino - Foto ANSA - Dotsport.it
Ivan Juric, allenatore del Torino – Foto ANSA – Dotsport.it

Il perno del Torino può lasciare i granata già a gennaio e andare in un top club della Serie A, con ripercussioni sulla lotta Scudetto

Ivan Juric è da diverse stagioni alla guida del Torino. Una squadra compatta e rocciosa, in campo secondo i dettami di un tecnico che crede nella forza del gruppo e che questa sia superiore rispetto alla classe dei singoli. I risultati in questo inizio di campionato sono stati altalenanti e soprattutto la fase offensiva fatica ad ingranare con poche reti segnate, nonostante l’arrivo di un bomber come Duvan Zapata in attacco.

Con un Sanabria ancora non al massimo della condizione e un Pellegri che non si è mai integrato e ha espresso le qualità promettenti che possiede, l’attacco deve migliorare per assicurarsi una salvezza tranquilla.

Il presidente Urbano Cairo ha abituato i tifosi granata a stagioni importanti nonostante la costante vendita dei pezzi pregiati, con la volontà di sostituirli a dovere andando a scommettere su profili pronti ad esplodere.

Alessandro Buongiorno, perno della difesa del Torino e della Nazionale

L’ultimo di questi è il difensore centrale Alessandro Buongiorno, che ha stupito in Nazionale nello scontro diretto contro l’Ucraina terminato a reti inviolate e che ha permesso agli azzurri di qualificarsi ai prossimi Europei di giugno 2024 senza passare dalla dolorosa lotteria dei play-off.

La sua prestazione non ha lasciato indifferenti. Con Acerbi ha formato una coppia di centrali affidabile e sempre attenta a sventare le folate ucraine. Per lui un contratto fino a giugno 2028 ma il suo futuro a Torino non è così certo.

Buongiorno contro l'Ucraina - Foto ANSA - Dotsport.it
Buongiorno contro l’Ucraina – Foto ANSA – Dotsport.it

L’Inter e il dopo Acerbi, i papabili nomi per il ruolo di difensore centrale

Infatti Buongiorno potrebbe prendere proprio il posto di Acerbi all’Inter. Quest’ultimo ha il contratto che lo lega ai nerazzurri sino a giugno 2025 quando avrà 37 anni. La dirigenza sta pensando anche al profilo di Tiago Djalò, con un passato al Milan e adesso al Lille in Ligue 1 e a Giorgio Scalvini dell’Atalanta.

Per i nerazzurri si costituirebbe un’altra coppia italiana con Bastoni destinato a diventare una bandiera per la tifoseria così come Di Marco sulle fasce, cresciuto proprio nelle giovanili nerazzurre. Simone Inzaghi può dormire sogni tranquilli anche per il futuro. Adesso testa al big match contro la Juventus domenica a San Siro che può voler dire in caso di vittoria un +5 dal secondo posto per l’Inter.