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Ibrahimovic, clamoroso ribaltone | Molla tutto e diventa allenatore della squadra del cuore

Ibrahimovic
Zlatan Ibrahimovic, ex attaccante, in occasione della serata in cui ha dato l’addio al calcio a San Siro/Dotsport.it

La leggenda di Milan, Paris Saint Germain e Svezia, tra le altre, a pochi mesi dall’addio al calcio, potrebbe prendere una strada clamorosa.

Nell’ultimo ventennio è stato senza ombra di dubbio tra i calciatori più forti, più chiacchierati e più illustri del mondo del calcio. Non è riuscito a vincere un Pallone d’Oro, ma nemmeno una Champions League o una grande competizione con la propria Nazionale. Nonostante questo ha raggiunto una fama eccezionale ed è conosciuto in tutto il Mondo.

Parliamo di Zlatan Ibrahimovic che, dopo più di 20 anni di straordinaria carriera, ha dato l’addio al calcio soltanto pochi mesi fa davanti ad un San Siro milanista commosso e innamorato. Il suo ego smisurato, la creazione ad arte del suo personaggio forte e onnipotente come un Dio, tutta la narrazione che ha seguito la sua carriera. Tutto ciò ha fatto di Ibra un mito, insieme ai suoi fantastici gol e la sua centralità in campo in ogni squadra per cui ha giocato.

Dopo aver vinto con tutte le maglie che ha vestito (Malmoe, Ajax, Juventus, Inter, Barcellona, Milan, Paris Saint Germain, Manchester United, Los Angeles Galaxy, e poi ancora Milan) e aver lasciato ricordi indelebili, ma contrastanti, in tutte queste squadre, Zlatan ora sta pensando al suo futuro e, almeno quello prossimo, pare già essere deciso.

Risale a meno di due settimane fa, infatti, l’accordo ormai praticamente raggiunto, ma ancora non ufficializzato, con il Milan ed il suo Presidente Gerry Cardinale. Un accordo che lo vedrà tornare, per la terza volta nella sua vita a Milano, sponda rossonera, ma con un ruolo ancora non definito del tutto.

Zlatan, dal ritiro al nuovo ruolo nel Milan

All’inizio si pensava ad un suo impegno in un contesto tecnico, magari al fianco di Pioli in panchina e a Milanello, oppure ad un rientro come una sorta di team manager che facesse da collante tra società/dirigenza e staff tecnico e calciatori. Queste ipotesi, però, sembrano essere tramontate ed il ruolo di Zlatan dovrebbe invece essere soltanto rappresentativo.

Una sorta di ambasciatore alla LeBron James che possa portare i colori rossoneri in giro per il Mondo e nelle occasioni importanti e ufficiali. Al fianco di Cardinale per far crescere il brand Milan e farlo diventare sempre più spendibile, appetibile e conosciuto. Un ruolo, insomma, non operativo e che sembra non essere fatto su misura per Zlatan che, siamo sicuri, vorrà presto tornare ad essere incisivo e importante in altri ruoli.

Janne Andersson
Janne Andersson, ex Commissario Tecnico Svezia, era sulla panchina della Nazionale dal 2016/Dotsport.it

Via Andersson, è già tempo di Zlatan?

Nelle ultime ore, intanto, è arrivata la notizia dell’esonero di Janne Andersson come Commissario Tecnico della Svezia. La mancata qualificazione ai prossimi europei è stata fatale per l’allenatore svedese che era in sella alla panchina del proprio Paese dal 2016. Janne lascia dopo 93 partite: 48 vittorie, 15 pareggi e 30 sconfitte.

L’annuncio era atteso da settimane, ma è arrivato domenica sera sui canali ufficiali della Federazione svedese. Un’avventura che, a parte le delusioni finali, è stata positiva con la conquista dei quarti di finale in Russia nel Mondiale 2018 e l’estromissione, proprio da quel Mondiale, della Nazionale italiana negli spareggi. Zlatan Ibrahimovic allenatore ancora non lo è, ma il ruolo da Ct della Svezia, magari affiancando qualche altro tecnico, potrebbe presto essere suo.