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Dall’amicizia con Chiellini alla guerra con Giuntoli | Ora si farà allenare…da una donna

Cristiano Giuntoli
Cristiano Giuntoli, Football Director Juventus, in estate ha usato pugno duro con diversi ex calciatori bianconeri/Dotsport.it

Dopo i trascorsi con l’ex Capitano e l’attuale Football Director bianconero, nel suo futuro c’è anche una prima storica allenatrice donna.

Quella di Cristiano Giuntoli, appena arrivato alla Juventus dal Napoli a luglio, è stata un’estate di ambientamento con il mondo Juve, ma già abbastanza complicata che ha messo alla prova fin da subito le sue capacità imprenditoriali e le sua vena decisionale.

I bianconeri, a causa dell’enorme passivo sugli ultimi bilanci, la mancanza di competizioni europee da disputare e i diversi problemi societari e giudiziari, si sono trovati di fronte all’esigenza di non poter operare sul mercato in entrata (Weah a parte), cercare di diminuire il monte ingaggi e doversi liberare di calciatori in esubero e non facenti parte più del progetto.

Ecco che Giuntoli ha dovuto usare il pugno duro con diversi calciatori che non avevano alcuna intenzione di andare via da Torino, forti di un contratto che li assicurava, ma che non facevano più parte del progetto. I cosiddetti epurati, però, alla fine sono stati tutti mandati via, in prestito o a titolo definitivo.

E, così, sono arrivate le cessioni di Rovella e Pellegrini alla Lazio, Zakaria al Monaco, Arthur in prestito alla Fiorentina, e Pjaca. La Juve è così riuscita a liberarsi di tutti i cosiddetti epurati dall’ingaggio pesante, tenendosi il solo McKennie che poi è comunque rientrato nei dettami tattici di Allegri ed ora è diventato un elemento importante.

Giuntoli e l’epurazione eccellente

Un altro calciatore che in estate ha saputo di non fare più parte del progetto Juventus è stato Leonardo Bonucci. Qui, però, il discorso era leggermente diverso rispetto agli altri ex bianconeri sopracitati. Ex Capitano, bandiera ed il sesto calciatore di sempre come numero di presenze. Un’epurazione fatta di certo non a cuor leggero, ma che soprattutto ha poi avuto diversi strascichi.

Dal punto di vista comunicativo, dell’immagine e anche da quello giudiziario, con il calciatore tuttora impegnato in un’azione legale nei confronti della sua ex squadra. Bonucci ha cercato un punto di incontro, ma è stato costretto poi a fare le valigie, accettando la proposta dell’Union Berlino. La squadra tedesca partecipava alla Champions, dopo il terzo posto della scorsa stagione, e aveva diverse ambizioni.

Bonucci e Chiesa
Leonardo Bonucci, difensore Juventus, e Federico Chiesa, durante un match con la maglia bianconera della scorsa stagione/Dotsport.it

Dall’epurazione Juve alla nuova guida tecnica

Dopo due vittorie consecutive nelle prime due giornate, però, le cose sono cominciate a girare malissimo e l’Union ha perso addirittura tredici delle ultime quattordici partite, di cui nove delle ultime nove in campionato. Un andamento che ha addirittura relegato la squadra della Capitale tedesca all’ultimo posto in classifica.

Con un andamento del genere a pagare non poteva che essere l’allenatore. Urs Fischer è stato quindi esonerato ed al suo posto è stato chiamato Marco Grote, con la sua seconda Marie Louise Eta che fungerà da vice. La nomina dell’allenatrice rappresenta una prima volta storica in Europa perché nessuna donna era mai stata chiamata ad allenare un club dei top 5 campionati europei maschili. Eta e Grote esordiranno il 25 novembre contro l’Augsburg.