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Un nuovo de Ligt in Serie A | Questa volta non va alla Juve: biglietto direzione Milano

Geoffrey Moncada ha messo gli occhi su colui che potrebbe diventare il prossimo astro nascente del calcio olandese.

Matthijs de Ligt è “apparso” agli occhi del mondo nel corso di quella straordinaria cavalcata europea insieme all’Ajax nel 2019, dove arrivò a un passo dal centrare una storica finale di Champions League. Soltanto un’incredibile, folle tripletta di Lucas Moura – con gol qualificazione siglato al minuto novantasei – impedì alla squadra di ten Hag di sfidare il Liverpool.

All’epoca il difensore centrale doveva ancora compiere vent’anni, ma si comportava in campo come se giocasse a quei livelli da una vita. E, invece, era soltanto la sua seconda stagione da professionista: un predestinato. Del resto non capita tutti i giorni che un ragazzo di diciannove anni venga scelto come capitano di un club storico e importante come l’Ajax, qualcosa dovrà pur significare.

Fu sicuramente così per Fabio Paratici, all’epoca direttore sportivo della Juventus, che decise di fare di tutto pur di portarlo a Torino, mettendo sul piatto la cifra più alta mai investita per un difensore: 85.5 milioni di euro. Il record fu poi battuto un mese più tardi dal Manchester United con l’acquisto di Harry Maguire.

Tre anni in Italia in cui ha dimostrato, nonostante qualche fallo di mano di troppo, il suo valore, seppur all’interno di una Juve che aveva iniziato il suo declino. Un contesto che ha portato de Ligt a decidere di trasferirsi al Bayern Monaco.

Abbondanza

L’ex bianconero è diventato un po’ il simbolo del nuovo corso dell’Olanda, che non sembrava essere più in grado di sfornare giocatori talentuosi, dopo la generazione che aveva sfiorato la vittoria ai mondiali in Sudafrica. E l’ha fatto partendo dal reparto che meno si associa al paese che ha dato i natali al “calcio totale”, la difesa.

In quella finale disputata al Metropolitano di Madrid, de Ligt si sarebbe trovato di fronte van Dijk, il miglior centrale al mondo in quel momento e suo futuro compagno di reparto; de Vrij era in rampa di lancio, avendo appena chiuso la prima stagione all’Inter; Aké a breve sarebbe entrato a far parte della macchina di Guardiola, mentre Sven Botman aveva attirato l’attenzione di Luis Campos. Oggi il commissario tecnico Koeman – che ai suoi tempi è stato un grande difensore – può contare su un reparto solidissimo, che può arricchirsi di ulteriore talento.

Un altro

Il nuovo talento si chiama Finn van Breemen, ha vent’anni e in estate è stato acquistato dal Basilea per un milione di euro. Cresciuto nel settore giovanile dell’ADO Den Haag, il classe 2003 si è messo immediatamente in luce fin dal suo esordio.

In maglia rossoblù ha collezionato al momento tredici presenze (segnando anche due reti), abbastanza perché il Milan mettesse gli occhi su di lui. A riportarlo è Sky Sport, secondo cui Geoffrey Moncada avrebbe già iniziato a sondare il terreno con l’entourage dell’olandese.