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Milan, mazzata dopo la Champions | Il top player snobba Pioli: giocherà altrove

Stefano Pioli, allenatore del Milan, durante la partita di Champions League contro il Paris Saint-Germain. 7 novembre 2023 (© AnsaFoto)

L’agente dell’obiettivo rossonero ha parlato del futuro del suo assistito, lasciando intendere che al momento non ha intenzione di andare via.

Nel momento più buio arriva la prestazione che può cambiare il destino del Milan. Le reti dei soliti sospetti, Rafael Leao e Olivier Giroud, aiutano i rossoneri ha rimettersi in pista per il passaggio del turno in Europa e, soprattutto, regalano una nuova verve a una squadra che appariva spenta.

Sono bastati settantadue ore per trasformare un San Siro in preda ai fischi a uno stadio in festa. Nel mezzo, probabilmente, i giorni più importanti di questa stagione, e non solo. I licenziamenti improvvisi di Paolo Maldini e Ricky Massara hanno lanciato un segnale ben preciso a Milanello: il futuro di nessuno è al sicuro. E Stefano Pioli si gioca molto del suo nei prossimi mesi.

Gerry Cardinale e il nuovo management hanno rinnovato la fiducia al tecnico in estate, ma l’annata deludente non è stata dimenticata. I rossoneri non solo non sono mai riusciti a essere competitivi, ma non avrebbero partecipato neanche alla Champions League se non fosse stato per la penalizzazione di dieci punti inflitta alla Juventus.

Ecco perché, dopo la campagna acquisti più importante degli ultimi anni, adesso è necessario portare a casa dei risultati. Che non significa necessariamente vincere lo scudetto, ma dimostrare di quantomeno essere all’altezza di contenderlo.

Pezzo mancante

In fase di programmazione della campagna acquisti, il trio Furlani-Moncada-D’Ottavio aveva individuato un reparto in particolare che aveva necessità di essere rivoluzionato, l’attacco. E così, a eccezione di Leao e Giroud, è stata fatta piazza pulita. In totale sono stati investiti 54 milioni milioni per regalare ai due dei compagni di reparto che fossero in grado caricarsi sulle spalle una fetta del carico offensivo, qualcosa che non era riuscito ai Rebic, Saelemaekers, Messias, Origi e De Ketelaere nella passata stagione.

Al momento, Pulisic a parte – autore di quattro gol e due assist – i tifosi rossoneri sono in attesa che Chukwueze, Okafor e Romero mettano in vetrina il proprio talento. Se c’è un ruolo, però, che pare sia rimasto scoperto anche quest’anno è quello del vice-Giroud. Jovic, arrivato a titolo gratuito nelle ultime ore del mercato estivo, non dà certezze e a Casa Milan rimpiangono il mancato acquisto di Mehdi Taremi.

Benjamin Sesko del Lipsia esulta dopo aver segnato nella partita di Champions League contro lo Young Boys. 19 settembre 2023 (© AnsaFoto)

Occhi puntati

Giroud si sta dimostrando ancora una volta decisivo e indispensabile, ma i 37 anni non gli permettono di essere il fulcro offensivo di una squadra che affronta tre competizioni. Ecco perché per il futuro i rossoneri tengono d’occhio Benjmanin Sesko, attaccante del Lipsia.

Classe 2003 e nazionalità slovena, Sesko è considerato come uno degli astri nascenti della nuova generazione. Motivo per cui non sarà facile arrivare a lui: la concorrenza è aspra. Negli ultimi giorni, però, il suo agente Elvis Basanovic ha spento gli entusiasmi circa un trasferimento a breve: «Ricevo tante chiamate e domande simili nell’ultimo periodo», ha dichiarato ai microfoni di Fabrizio Romano. «Quindi vorrei che fosse chiaro che siamo totalmente tranquilli e ci fidiamo del Lipsia. Abbiamo scelto di venire qui perché hanno conoscenza ed esperienza nello sviluppo dei migliori giovani, quindi siamo sicuri che sappiano cosa stanno facendo».