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UFFICIALE: si ritira a stagione in corso una bandiera della Serie A | “Troppi problemi fisici”

Il banner della Serie A sul terreno di gioco della Dacia Arena prima della sfida tra Udinese e Juventus. 4 giugno 2023 (© AnsaFoto)

I continui infortuni costringono l’attaccante ad appendere le scarpette al chiodo a soli 33 anni.

Il 2023 calcistico è stato tante cose. È stato l’anno in cui Pep Guardiola è tornato sulla vetta d’Europa dopo dodici anni; è stato l’anno dell’ottavo Pallone d’Oro di Leo Messi; è stato l’anno in cui l’Arabia Saudita è entrata ufficialmente all’interno dello scacchiere internazionale, convincendo fior fior di giocatori a sposare il “progetto” della Pro League e conquistando il diritto di ospitare la 25esima edizione dei Mondiali, in programma nel 2034.

È stato, però, anche l’anno degli addii. Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, i due dominatori dell’ultimi quindici anni, hanno lasciato l’Europa per migrare verso altri lidi – e non vi faranno più ritorno, almeno da calciatori professionisti – mentre altri campioni hanno deciso di appendere gli scarpini al chiodo.

Da Eden Hazard a Mesut Ozil, passando per Diego Godin, Cesc Fabregas e David Silva. Anche il calcio italiano ha dovuto concedere l’ultima standing ovation a chi ha scritto la storia recente della Serie A, e non solo. Gianluigi Buffon e Zlatan Ibrahimovic sono naturalmente i primi nomi in cima alla lista.

Avrebbero potuto accettare la corte di club esotici e ingaggi importanti, ma hanno deciso di lasciare nei posti in cui si sono sentiti a casa, dove hanno lasciato un’impronta.

Un altro addio

Negli ultimi giorni un altro giocatore “italiano” ha deciso di togliere i parastinchi per l’ultima volta, stiamo parlando di Levan Mchedlidze. L’attaccante ha annunciato il ritiro a soli 33 anni, attraverso un post pubblicato su Instagram.

Immediato il saluto della squadra a cui ha legato la sua carriera l’Empoli: «Grazie di tutto, Levan; è stato un piacere». Il classe 1990 era svincolato dal 1° gennaio 2023, quando ha deciso di lasciare il Torpedo Kutaisi, formazione che milita nella massima divisione georgiana.

Levan Mchedlidze, attaccante dell’Empoli, in azione durante la partita di Serie A contro il Cagliari. 14 marzo 2015 (© AnsaFoto)

I perché

Il motivo non è un mistero, anzi lo spiega lo stesso Mchedlidze: «Devo dire addio a uno sport fantastico… Per problemi fisici». Una costante della sua carriera, che non gli ha mai permesso di trovare la continuità necessaria per esprimere l’enorme potenziale  e che aveva convinto gli osservatori dell’Empoli a portarlo in Italia quando aveva soltanto sedici anni.

Dopo una breve parentesi a Palermo, il georgiano è tornato al Castellani nel 2010, dove vi è rimasto per altri nove anni. In totale ha collezionato 164 presenze in maglia azzurra, mettendo a referto 20 gol.