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Pioli is on ice | Cala il gelo nello spogliatoio: dopo questa, l’addio in Premier è certo

Pioli
Stefano Pioli, allenatore MIlan, ha delle responsabilità per la seconda sconfitta in campionato dei rossoneri/Dotsport.it

Dopo la sconfitta nel derby, il Milan perde un altro scontro diretto ed ora nello spogliatoio l’atmosfera è glaciale: cosa succede col top?

Una sconfitta che fa male e che lascia molti dubbi sul presente e futuro della squadra e del suo allenatore. Dopo la sberla pesantissima subita nel derby contro l’Inter di poco più di un mese fa, il Milan perde un altro scontro diretto e cede il primato in classifica proprio ai nerazzurri.

Una sconfitta pesante, quindi,  quella contro la Juventus, una sconfitta che è già la seconda in appena nove partite di campionato. Anche questa volta arriva al rientro dalla sosta per le Nazionali, ma se questa potrebbe essere soltanto una pura casualità o semplice coincidenza, non lo è il modo con cui è arrivato questo secondo brusco stop.

Ci sono sicuramente delle differenze nelle sconfitte del Diavolo con Inter e Juventus. Contro i nerazzurri il Milan è stato umiliato, ha meritato di perdere ed ha sbagliato completamente partita, oltre ad aver dimostrato di essere oggettivamente inferiore ai cugini. Nella sfida del Meazza contro i bianconeri, invece, è stato determinante il rosso sventolato a Thiaw, l’inferiorità numerica di oltre un tempo e altre circostanze poco fortunose per i rossoneri.

Anche il gol di Locatelli è arrivato per pura casualità e, nonostante l’inferiorità numerica, probabilmente il Milan non meritava di uscire sconfitta dalla sfida. Eppure, nelle due sconfitte di campionato, ci sono parecchi punti in comune. Primo tra tutti il modo di stare in campo, il difendere altissimi e il voler sempre imporre gioco, ritmo e andamento della gara.

Sconfitte contro Juve e Inter, le colpe di Pioli

Peculiarità che spesso diventano la fortuna del Milan, ma che in sfide contro avversarie forti, che si sanno chiudere bene e che hanno nella velocità degli attaccanti e delle ripartenze il loro punto di forza, possono diventare il punto debole dei rossoneri. Esattamente come contro l’Inter, anche contro la Juve la difesa troppo alta impostata da Stefano Pioli non ha pagato ed è stato ancora una volta Malick Thiaw la vittima sacrificale.

Sul banco degli imputati per questi due pesanti passi falsi nei big match di campionato, quindi, non può che non finire Stefano Pioli. Il tecnico gode della stima e della fiducia di società, dirigenza, dei suoi calciatori e di quasi tutti i tifosi, ma questa stagione è il punto di non ritorno. Con un mercato fatto a sua immagina e somiglianza, infatti, la società ha voluto responsabilizzare l’allenatore che ora non ha più scuse: se non vince e non convince potrebbe salutare Milanello.

Reijnders
Tijjani Reinjders, centrocampista olandese del Milan, potrebbe già partire in estate/Dotsport.it

Milan, un calciatore potrebbe salutare già in estate

Alcuni malumori potrebbero anche arrivare dai calciatori che compongono la rosa e lo spogliatoio rossonero. Uno dei fedelissimi di Pioli, sempre schierato in campionato da titolare ed espressamente richiesto sul mercato in estate, è Tijjani Reinjders. Il centrocampista olandese sta disputando una grande stagione fin qui, ma nelle due sconfitte rossonere è stato ampiamente insufficiente.

Forse anche lui non è aiutato dal pressing troppo alto dei rossoneri e dalle imbarcate che la squadra prende e rischia di prendere nelle partite contro avversarie forti. Le strade tra Reinjders ed il Milan, anche se dopo solo una stagione, potrebbero dividersi già in estate e, come riporta il Daily Mirror, sul calciatore olandese ci sarebbe già il forte interesse del Manchester United.