Moratti, te lo ricordi? | Dopo lo scandalo, la rinascita: torna in Serie A per finire il lavoro
L’ex pupillo di Massimo Moratti torna nel calcio che conta. La rinascita dopo lo scandalo degli anni passati. I tifosi accolgono la notizia con gioia.
Sebbene non ricopra più la carica di presidente dell’Inter da ben nove anni (da sette non è più neanche azionista), l’amore che lega Massimo Moratti alla società meneghina durerà, senza alcun’ombra di dubbio, in eterno. Un amore, caratterizzato da tante gioie e anche qualche amarezza, che spiega nella maniera più bella il primo posto che l’imprenditore veneto di nascita, ma milanese d’azione, occupa tuttora nella classifica dei presidenti nerazzurri più vincenti.
Un presidente capace, nel corso dei suoi 19 anni di presidenza, di riportare l’Inter sul tetto d’Italia e d’Europa a distanza di svariati anni di digiuno. Tanti successi, arrivati grazie all’acquisto di giocatori di primo livello, ai quali si mescolano, tuttavia, anche delusioni cocenti come il famoso 5 maggio 2002, data in cui la Benamata perse uno scudetto già vinto, e l’eliminazione ai preliminari della Champions League 2000-2001 per mano dei modesti svedesi dell’Helsingborgs.
Una doppia sfida, quella contro gli scandinavi, segnata soprattutto dall’errore dal dischetto al 91′ della gara di ritorno disputata a San Siro, di quell’Alvaro Recoba che del presidente Massimo Moratti era il calciatore preferito. Un Alvaro Recoba del quale, tra le altre cose, si ricorda lo stop fino al dicembre 2001 a causa del coinvolgimento nel noto scandalo dei passaporti falsi che colpì il calcio italiano nell’anno in questione.
Uno scandalo che, fortunatamente, non ha impedito al calciatore di restare nel cuore dei tifosi nerazzurri i quali, sebbene spesso scontenti della sua discontinuità, si innamorarono forse di lui proprio per la sua incompletezza. Un’incompletezza giustificata dai tanti gol di pregevole fattura ai quali abbinava periodi di totale anonimato.
Dallo scandalo alla panchina in massima serie: la rinascita di Recoba
Rimasto, come detto, nelle menti e nei cuori dei tifosi dell’Inter, Alvaro Recoba, proprio durante i suoi anni i nerazzurri fu costretto a fare i conti con il coinvolgimento volontario nello scandalo dei passaporti falsi che lo obbligò a restare lontano dai campi di gioco fino al dicembre 2001.
Uno scandalo, che oltre all’Inter coinvolse anche società come Milan, Lazio, Roma e Udinese, che il talento uruguaiano, ad ogni modo, si è messo da tempo alle spalle. A distanza di 22 anni dai fatti in questione, El Chino è infatti pronto ad iniziare la sua prima avventura alla guida della prima squadra della società nella quale, otto anni fa, concluse la carriera da calciatore.
Recoba nuovo allenatore del Nacional: prima esperienza per El Chino
È notizia di poche ore fa l’approdo di Alvaro Recoba sulla panchina della prima squadra del Nacional. Nella giornata di venerdì 20 ottobre, il club di Montevideo ha infatti reso noto, tramite un post pubblicato sul proprio profilo X (ex Twitter), di aver affidato la guida della prima squadra all’ex centrocampista di Inter e Venezia.
Una notizia, questa, che molti non si aspettavano, che rappresenta il giusto premio per un allenatore il quale, dopo aver guidato le selezioni giovanili dei Tricolores fino a poco tempo fa, è ora pronto a fare il definitivo salto tra i grandi andandosi a sedere per la prima volta in carriera sulla panchina di una prima squadra.