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La scena è commovente: il ragazzo è in guerra in Israele | Ma la Lazio è il suo primo pensiero, VIDEO

La guerra in Israele, bombardamenti - Foto ANSA - Dotsport.it
La guerra in Israele, bombardamenti – Foto ANSA – Dotsport.it

Davvero toccante quanto è successo in diretta televisiva durante un’intervista a un ragazzo impegnato nella guerra in Israele.

Il conflitto tra Israele e Palestina ha gettato nello sconforto tutto il Mondo. Sono passati ormai dieci giorni dall’attacco da parte delle milizie di Hamas nella Striscia di Gaza, dove due milioni di persone sono state costrette ad andarsene velocemente per evitare di essere coinvolti nei crudi combattimenti tra i due schieramenti.

I civili sono parte integrante di questa guerra, molti, infatti sono stati catturati e saranno uccisi se ci dovessero essere evoluzioni negative per gli invasori che hanno dato vita all’attacco, lasciando spiazzati i rivali.

Una terra martoriata da tempo da instabilità politica e l’Europa, oltre a mostrare vicinanza emotiva, sta cercando di ragionare su come contribuire a porre fine quanto prima allo scontro armato.

Ogni Paese, compresa la Russia, ha condannato l’attacco e ha mostrato il pieno sostegno al popolo israeliano, adesso afflitto da questa lotta interna che potrebbe durare molto tempo e portare al logoramento di un intero Stato.

La testimonianza di Mayer Soliani, le sue parole toccanti

La guerra priva l’uomo di ogni tipo d’amore, incluso quello sportivo. In questi giorni ha colpito molto la storia del sergente Mayer Soliani, nato e cresciuto a Roma e trasferitosi in Israele all’età di 12 anni.

In diretta televisiva ha dichiarato: “Per me è un onore essere qui a difendere il mio popolo e la mia terra. La paura è un concetto grande, ma sappiamo quello che dobbiamo fare e il perché. Siamo preparati“.

Tifoso della Lazio, manifesta la sua angoscia e il suo attaccamento alla maglia biancoceleste

Soliani ha raccontato di essere tifoso della Lazio e che, in questi giorni concitati e di sofferenza, sente la mancanza della normalità e della sua squadra del cuore: “A Roma lascialo la Lazio e gli amici. Vengo ogni anno in Italia per vedere le partite e ho fatto anche molte trasferte. Se la situazione si calma tra due mesi sarò a Madrid per la partita di Champions League“.

La speranza di poter seguire la Lazio nella delicata trasferta contro l’Atletico di Simeone manifesta sia la passione per i colori biancocelesti sia quanto sia importante mantenere viva la speranza di un ritorno rapido alla vita di tutti i giorni in un contesto che da un giorno all’altro si è trasformato in un incubo ad occhi aperti.