Contratto e penna in mano, adesso che fai? Terremoto Simeone: l’offerta è gigantesca
Colpo di scena in casa Atletico Madrid, deciso il futuro dell’allenatore Diego Simeone
Avvio di campionato complicato per l’Atletico Madrid. Lo scorso fine settimana i Colchoneros sono stati sconfitti per 3 reti a 0 dal Valencia, una battuta d’arresto inaspettata e un risultato davvero pesante. Resettare e ripartire con la vista Champions League e l’esordio nella competizione europea dopo la deludente partecipazione della scorsa stagione quando il team madrileno è stato eliminato ai gironi, senza nemmeno qualificarsi come terzo ai sedicesimi di Europa League.
Eppure la squadra è di caratura internazionale con molti giocatori esperti e uno zoccolo duro che sta insieme da diversi anni, fattore che di solito crea coesione all’interno del gruppo ma che alla lunga può anche far venire meno stimoli.
Il debutto in Champions a Roma contro la Lazio, la più ostica di un girone che vede gli spagnoli favoriti per il primo posto o quanto meno per staccare il pass per gli Ottavi di finale previsti per febbraio 2024.
E proprio i biancocelesti sono una delle squadre a cui è maggiormente legato Diego Pablo Simeone che ha militato con quella maglia in Serie A per quattro stagioni, vincendo anche uno Scudetto. Ricordi indelebili che conserva con grande affetto.
Diego Simeone e il suo futuro all’Atletico Madrid, le indiscrezioni
Il contratto di Diego Simeone con l’Atletico Madrid scade il 30 giugno 2024 ma la sua avventura con il club spagnolo sembra destinata a proseguire, con un ciclo che prosegue da quasi un decennio e che è stato vincente e positivo.
Secondo El Chiringuito, infatti, la dirigenza dei Colchoneros vuole blindare il suo tecnico con un’offerta di rinnovo biennale già presentata all’allenatore argentino che ha iniziato ad allenare in Italia sulla panchina del Catania.
Diego Simeone e la sua filosofia di calcio
Il Cholo ha fatto del catenaccio la sua fortuna, con difesa attenta e ripartenze letali sfruttando punte veloci e dinamiche, da Depay ad Alvaro Morata che è rimasto a Madrid dopo essere stato a lungo nel mirino delle italiane, dalla Roma alla Juventus.
Un calcio poco spumeggiante ma allo stesso tempo molto concreto che porta spesso ai tre punti e che ha reso celebre il tecnico argentino, anteposto come filosofia al gioco palla a terra e al possesso palla serrato di Pep Guardiola, campione d’Europa con il Manchester City e autore di uno storico triplete al Barcellona.