Per Maldini era il nuovo Thiago Silva, per Ibra il primo degli esuberi: lo rottama a 0€ | Almeno risparmia lo stipendio
Il nuovo dirigente rossonero ha già deciso quali sono i calciatori all’altezza di far parte della rosa rossonera e quali no.
Alla fine di dicembre 2019 Zvonimir Boban e Paolo Maldini, all’epoca dirigenti del Milan, convinsero Zlatan Ibrahimovic a tornare in rossonero per aiutare una squadra che attraversava un momento complicatissimo e da anni non vedeva la luce in fondo al tunnel.
Lo svedese accettò la sfida e da gennaio 2020 tornò ad essere un calciatore rossonero. Quello che è successo dopo è noto a tutti e descrive, una volta di più, tutta la grandezza di un personaggio che ha scritto pagine importanti della storia del calcio in generale e del Milan in particolare.
Ora, ad un anno di distanza dal licenziamento di Paolo Maldini come direttore dell’area tecnica rossonera, ecco proprio Zlatan Ibrahimovic a ricoprire, anche se non formalmente, il ruolo che fino a poco più di un anno fa era ricoperto dall’ex Capitano e bandiera del club rossonero.
Maldini era, come detto, il direttore dell’area tecnica del Milan, mentre Zlatan è entrato in società nelle vesti di consigliere del proprietario Gerry Cardinale, più precisamente Senior Advisor di RedBird, società gestita dallo stesso magnate americano. A parte questa differenza di nomine dal punto di vista formale, però, il ruolo di intermediario tra la squadra e la società e di decisore sulle scelte di mercato dovrebbe essere lo stesso.
Mercato Milan, gli obiettivi per l’attacco e la difesa
Zlatan Ibrahimovic, nel frattempo, dopo l’evento/conferenza stampa di una decina di giorni fa in cui ha parlato per la prima volta, in maniera ufficiale, come dirigente del Milan, sta cominciando a lavorare, in sintonia con Furlani e Moncada, per rinforzare la rosa rossonera sul mercato e per accrescerne la competitività.
Sappiamo che il primo obiettivo è e resta quello di acquistare un nuovo numero nove che non faccia rimpiangere Giroud ed il mirino resta puntato su Joshua Zirkzee. Aldilà dell’attaccante, però, il Milan avrà bisogno di altri rinforzi, tra cui un centrocampista centrale, un terzino destro ed un centrale di difesa. Il primo candidato per il reparto arretrato sembra essere, al momento, Diogo Leite, centrale portoghese dell’Union Berlino.
Mercato, Pellegrino verso l’Argentina
Sempre per quel che riguarda la difesa, inoltre, dopo l’addio a Simone Kjaer che era in scadenza di contratto e ha già salutato l’ambiente, i compagni e tutti i tifosi rossoneri, non rientra nei piani della società e del nuovo allenatore nemmeno l’argentino Marco Pellegrino che, dopo l’esperienza di sei mesi in prestito alla Salernitana, tornerà a Milanello.
Un rientro soltanto temporaneo però visto che il centrale classe 2002 sarà nuovamente ceduto dal Milan dopo che l’estate scorsa il club aveva investito 3 milioni di euro per acquistarlo dal Platense. In maglia rossonera una sola presenza, quella di fine ottobre scorso contro il Napoli, in cui Pellegrino entrò nel primo tempo, si fece male ed uscì nella ripresa. Sulle sue tracce ci sarebbero il River Plate e l’Independiente che vorrebbero riportare il centrale in Argentina.