A parametro 0 occasione troppo ghiotta: Alexis Sanchez resta in Serie A con un’altra maglia | Insieme per la salvezza
Alexis Sanchez in uscita dall’Inter. La novità sta nel fatto che il Nino Maravilla potrebbe restare comunque in Serie A.
Che Alexis Sanchez non vestirà di nerazzurro nella stagione che verrà, sembra palese anche se le vie del mercato sono infinite. Ma a quanto pare non vestirà la maglia della Lazio. Arriva una secca smentita in tal senso.
Dall’Argentina si vociferava che l’attaccante cileno, in scadenza di contratto con l’Inter, potesse essere uno degli attaccanti che Igor Tudor avrebbe chiesto alla società in vista della prossima stagione, a prescindere dal futuro di Ciro Immobile, tutto da scrivere.
L’eco di rumors si spengono, a quanto pare, una volta arrivati in Italia. Angelo Fabiani, direttore sportivo del club biancoceleste, avrebbe negato seccamente questa indiscrezione, almeno stando a quanto riporta il Corriere dello Sport.
Al di là di eventuali problemi di ingaggio, un signor ingaggio per la Lazio visto che il Nino Maravilla ne prende tre di milioni all’Inter, fino al prossimo 30 giugno, è proprio un prospetto che non rientrare nei piani strategici della Lazio, se non fosse che Alexis Sanchez va per i 36 anni.
Un’altra voce
Il futuro di Alexis Sanchez potrebbe essere lontano dall’Italia. Almeno così ipotizza Radio La Red secondo cui River Plate, Flamengo e anche il Galatasaray, quest’ultimo sempre in prima fila quando c’è da fare affari in Italia, vedi Zaniolo, leggasi Icardi o Mertens. Tant’è.
Tutte e tre avrebbero già effettuato dei sondaggi con l’entourage di Alexis Sanchez. Timidi sondaggi a quanto pare, anche se la pista argentina (un ritorno) sarebbe una soluzione gradita all’attaccante cileno. Non tanto quanto un ipotetico ritorno a casa.
La suggestione
Ci sono possibilità, infatti, che il Nino Maravilla resti in Italia per tornare a un vecchio amore, quell’Udinese che nel 2008 lo prese proprio dal River Plate. È proprio in bianconero che Alexis Sanchez si esalta. Con l’Udinese debutta addirittura nelle manifestazioni europee, disputando ben nove gare. Iconica la quaterna nel 7-0 ai danni del Palermo.
Altri tempi, ora l’Udinese non ha Di Natale o De Paul, tanto per fare degli esempi, ha appena cambiato il suo terzo allenatore (prima Sottil, poi Cioffi, ora Fabio Cannavaro) rischia veramente la retrocessione. Ma nel caso in cui si dovesse salvare, potrebbe proiettarsi verso il ritorno al futuro. Nessuno a Udine ha dimenticato il magico triennio, figuriamoci se non applaudirebbe il Nino Maravilla alla Dacia Arena.