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Meglio se ti dai al ping pong, a tennis non puoi più giocare | Berrettini da non credere: la maledizione si è avverata

Berrettini-Sinner
Matteo Berrettini e Jannik Sinner in un’immagine durante un match di Coppa Davis/ANSA-Dotsport.it

Continua il periodo difficile del tennista azzurro che dopo i tanti infortuni non riesce a trovare continuità di rendimento.

Con l’ascesa irrefrenabile di Jannik Sinner il tennis italiano ha trovato finalmente il suo fuoriclasse, il suo numero uno indiscusso, il tennista che forse diventerà il più forte azzurro di tutti i tempi. L’altoatesino, però, è molto di più perché è ormai uno degli sportivi più amati in circolazione e per tanti anni scriverà pagine indelebili dello sport nostrano.

Insieme a Sinner, però, sta crescendo una bella batteria di tennisti italiani che possono dire la loro nel circuito ATP. Da Musetti a Sonego, da Vavassori ad Arnaldi. Il tennis italiano gode di un momento di forte crescita che forse non si registrava dagli anni settanta.

Deve recuperare un po’ di terreno perso ultimamente, invece, Matteo Berrettini che, soltanto fino a tre anni fa, era riuscito ad entrare nella top ten del tennis mondiale e della classifica ATP. La finalissima di Wimbledon, la prima in assoluto per un tennista italiano su quel terreno, come punto più alto della sua carriera che poi ha avuto un declino rapido ed inesorabile.

L’anno dopo è arrivato il suo ultimo successo in un torneo Open, ai Queen’s, poi soltanto tanti infortuni, una forma fisica decente mai ritrovata e tante pagine di cronaca rosa di cui è stato protagonista e che pian piano hanno sostituito quelle di cronaca sportiva con titoli ed articoli dedicati a lui.

Berrettini e la fatica nel tornare ad alti livelli

La sua storia d’amore con Melissa Satta ha fatto parlare e discutere parecchio e tante malelingue si sono accavallate per attribuire a quella love story la causa dei problemi fisici di Matteo. Ora, che i due hanno rotto, però, non sembra andare molto meglio, almeno per ora, la carriera di Berrettini.

Nelle ultime settimane, però, è tornato in campo dopo un infortunio che lo teneva ai box da fine agosto scorso. Prima la finale conquistata e persa ai Challenger di Phoenix, poi il pass staccato per il Masters 1.000 di Miami e la sconfitta nel primo turno contro lo scozzese Murray. Partita in cui Berrettini era partito benissimo, vincendo il primo set, ma poi si è sentito male in campo, facendo preoccupare tutto e andando ad un passo dallo svenimento. Alla fine è arrivata la sconfitta per 1-2, ma la convinzione che la strada verso il rientro totale è quella giusta.

Monfils
Gael Monfils, tennista francese, ha inscenato una partita di Ping Pong sul campo in cemento di Miami/ANSA-Dotsport.it

Miami, il curioso fuori programma di Bublik e Monfils

Sempre a Miami, nelle ultime ore, la pioggia sta rallentando il normale svolgimento del torneo e delle gare in programma. Molti match sono stati interrotti, sospesi o addirittura rinviati. Durante un momento di tregua dall’acqua che è scesa a grappoli sui terreni di gioco, c’è stato un divertente fuori programma offerto al pubblico del torneo.

Ad offrirlo sono stati il kazako Alexander Bublik, avversario ai 32esimi di finale del nostro Matteo Arnaldi, e dal francese Gael Monfils. I due, al termine del loro allenamento, e in un momento in cui la pioggia aveva concesso una tregua, hanno improvvisato una sorta di partita a ping pong in una porzione di campo sul cemento delimitata. Un lungo e spettacolare scambio che è stato apprezzato dal pubblico presente sugli spalti.