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Pioli, chiamato il trequartista: a Milano torna Suso | Ma non giocherà esterno: il suo erede pronto a firmare

Suso
Suso, esterno destro Siviglia, ha rappresentato per diverse stagioni la speranza dei tifosi del Milan/ANSA-Dotsport.it

I rossoneri sono sempre con un occhio rivolto verso i giovani ed in queste ultime settimane stanno seguendo con attenzione un talento precoce.

Ci sono stati anni in cui a Milano, sia sponda Milan che Inter, si faceva fatica addirittura a qualificarsi alle coppe europee. Il periodo che va dal 2014 al 2020 è stato sicuramente il peggiore della storia recente rossonera con mancate partecipazioni alla Champions League in serie.

Dal 2014 al 2021 il Milan non ha partecipato a quella che viene considerata la sua competizione per eccellenza, quella Champions League (o Coppa dei Campioni) vinta addirittura per sette volte e con il solo Real Madrid a precedere il Diavolo in questa speciale classifica. In quei lunghi sette anni in casa rossonera sono cambiati tanti allenatori, tantissimi calciatori, parecchi dirigenti e addirittura tre diverse società.

Nell’ambiente milanista, soprattutto tra i tifosi, quel periodo viene denominato Banter Era. Un periodo nero che non ha niente a che vedere con le ultime stagioni in cui, nel bene o nel male, il Milan ha ed ha avuto una squadra forte e capace di competere per obiettivi importanti, con il ritorno, due stagioni fa, alla conquista di uno Scudetto che mancava da ben undici anni.

Durante gli anni bui sono stati davvero pochi i calciatori a cui i tifosi del Milan si sono potuti aggrappare per riuscire ad intravedere anche soltanto un briciolo di speranza e di prospettive migliori per il futuro. Ci sono stati Gigio Donnarumma e Giacomo Bonaventura, ma c’è stato soprattutto Jesus Joaquin Fernandez  Saens, in arte Suso.

Suso, l’unica speranza milanista durante la Banter Era

L’esterno spagnolo, ora in forza al Siviglia, fu acquistato dal Milan nel gennaio 2015 per appena 500mila euro dal Liverpool. Dopo un anno in cui non vide praticamente quasi mai il campo fu mandato in prestito, a gennaio 2016, al Genoa di Gasperini dove cominciò a far vedere tutte le sue qualità tecniche e realizzative.

Nel’estate 2016 tornò al Milan e fino a gennaio 2020, quando fu ceduto al Siviglia per circa 25 milioni di euro, disputò delle stagioni molto positive in cui era spesso e volentieri l’uomo in più della squadra, quello a cui i compagni si aggrappavano per la giocata decisiva ed illuminante. E, la giocata, era quasi sempre la stessa: controllo palla sulla corsia laterale destra, rientro per accentrarsi e tiro o assist con il suo sinistro vellutato.

Hlynsson
Kristian Hlynsson, trequartista Ajax, sta esplodendo rapidamente nonostante la sua giovane età/ANSA-Dotsport.it

Mercato, il Milan sul giovane trequartista dell’Ajax

Una giocata che è stata allo stesso tempo la caratteristica principale e vincente di Suso, ma anche il suo limite numero uno per chi lo ha troppo spesso considerato un calciatore monocorde. I rossoneri, intanto, hanno messo gli occhi su un giovanissimo calciatore dell’Ajax, Kristian Hylnsson che ricorda un po’ Suso e un po’ Charles De Ketelaere.

Il classe 2004, che quest’anno si sta mettendo particolarmente in mostra con la maglia dei Lancieri d’Olanda, in cui ha cominciato a giocare in prima squadra dall’inizio di questa stagione. Di lui, l’attuale allenatore dell’Ajax, Steijn ha detto che si distingue per la capacità di leggere il gioco, il raggio di passaggio ed il tiro dalla media distanza.