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Lotito, figuraccia in mondovisione: si presenta con la maglia di 10 anni fa | I social lo prendono di mira: “Lotirchio!”

Lotito
Claudio Lotito, Presidente Lazio, e la figuraccia relativa alla presentazione delle maglie della squadra/ANSA/X-Dotsport.it

La situazione in casa biancoceleste continua ad essere tesa e adesso spuntano anche alcune incongruenze per quel che riguarda il marketing.

Un periodo nero che non può prescindere anche dalle decisioni extracampo che vengono prese dalla società. La Lazio e i suoi tifosi sono preoccupati per quanto sta succedendo anche se la prontezza nell’affidare la panchina a Tudor, subito dopo le dimissioni di Sarri, è un segnale importante in casa biancoceleste.

Dopo una stagione piena di tensioni, incomprensioni e figuracce, soprattutto in campo nazionale, la Lazio vuole ripartire, ma dovrà avere pazienza nel farlo. Passare da una tipologia di allenatore come Maurizio Sarri ad una completamente opposta come può essere la figura di Igor Tudor, infatti, comporta parecchi rischi che la dirigenza sapeva già di correre.

Prima di tutto, però, bisognerà fare chiarezza per ciò che riguarda una rosa che durante l’estate scorsa ha perso il suo giocatore più forte e rappresentativo, Milinkovic-Savic e non lo ha sostituito a dovere. Oltre al serbo, però, sembrano essere al capolinea della loro esperienza romana anche le altre due bandiere storiche di questo club: Ciro Immobile e Luis Alberto.

A questo va aggiunta la questione relativa ai contratti di Zaccagni e Felipe Anderson che sono in scadenza il prossimo 30 giugno 2024 e quasi sicuramente non verranno rinnovati. Da tutto ciò si ottiene, quindi, che la Lazio sembra essere una squadra che subirà una completa rivoluzione durante la prossima estate.

Lazio, la rivoluzione Tudor è già cominciata

Non solo di modulo, con Tudor che giocherà quasi sicuramente con la difesa a tre e con metodologie e principi molto diversi rispetto a Sarri, ma anche di calciatori. Il tecnico croato avrà qualche mese di tempo per ambientarsi, cercando per lo meno di dare la scossa ad un ambiente depresso, ma che ha ancora la possibilità di centrare la qualificazione europea e di provare a vincere la Coppa Italia.

Due obiettivi che cambierebbero totalmente il senso della stagione biancoceleste e che agevolerebbero il lavoro di Mister Tudor in vista soprattutto della prossima stagione. Le polemiche in casa Lazio, però, non tendono a placarsi e tramite X ne arriva un’altra che avrebbe come protagonista la scarsa qualità del marketing laziale.

Lazio, marketing approssimativo e la figuraccia delle maglie

Un marketing molto approssimativo che, secondo un utente di X tifosissimo della Lazio, metterebbe in cattiva luce il club agli occhi dell’Italia e dell’Europa intera. L’occasione per criticare il modo di agire della società in tal senso è una presentazione di maglie biancocelesti che vede protagonisti anche lo sponsor tecnico attuale e quello di una decina di anni fa.

Mizuno che si mischia a Macron, l’attuale sponsor tecnico laziale e quello vecchio, appunto, ma con una maglia biancoceleste non nuovissima e che può essere ricondotta almeno a dieci anni fa. Tutto questo in uno scenario ufficiale di presentazione con tanto di influencer molto disorientati e che non credono ai propri occhi.