Fai il fenomeno in nazionale e qui passeggi in campo? | Vlahovic ha visto gli Azzurri di Spalletti: sconcertato dal compagno juventino
Nella Juve passeggia in campo, con l’Italia, invece, fa il fenomeno. Vlahovic ha visto un altro giocatore nella sfida tra Azzurri e Venezuela.
In attesa di scendere in campo domenica pomeriggio (ore 21.00 in Italia) alla Red Bull Arena di Harrison, New Jersey, contro l’Ecuador di Felix Sanchez Bas, l’Italia di Luciano Spalletti si gode qualche attimo di serenità generato dalla sofferta ma importante vittoria contro il Venezuela di Fernando Batista.
Una vittoria, quella ottenuta nelle scorse ore a Fort Lauderdale contro la Vinotinto, che, sebbene gradita al morale, ha purtroppo fatto vedere una Nazionale lenta, prevedibile e con poche idee, ancora alla ricerca di una vera e propria identità di gioco.
Un gruppo squadra, quello azzurro, che, sicuramente affiatato e amalgamato, ha chiaramente fatto fatica più del dovuto contro la non irresistibile nazionale sudamericana, la quale, sbagliato un rigore con Rondon in avvio di partita, ha poi trovato la via del gol grazie all’opportunismo di Machis, lesto a trasformare in rete un assist involontario di Bonaventura.
Una marcatura, quella realizzata al 43′ del primo tempo dall’attaccante del Cadice, che ha permesso al Venezuela di pareggiare quella realizzata tre minuti prima da Retegui il quale, per fortuna di Spalletti, ha poi tolto le castagne dal fuoco mettendo a referto, al 35′ della seconda frazione, il gol del definitivo 1-2.
Spalletti, bilancio niente male: quattro vittorie, due pareggi e una sconfitta alla guida dell’Italia
Sedutosi ufficialmente sulla panchina dell’Italia lo scorso 1 settembre, in sostituzione del dimissionario Roberto Mancini, Luciano Spalletti sta pian piano mettendo insieme l’Italia che, tra poco meno di tre mesi, volerà in Germania per prendere parte ad Euro 2024. Una manifestazione, quella che si disputerà in terra teutonica dal 14 giugno al 14 luglio, raggiunta dagli Azzurri grazie al secondo posto nel gruppo C di qualificazione alle spalle dell’Inghilterra.
Una seconda posizione, ottenuta all’ultimo respiro grazie al pareggio esterno per 0-0 contro l’Ucraina dello scorso 20 novembre, sulla cui conquista ha giocato un ruolo chiaramente importante l’operato dell’ex tecnico del Napoli il quale, considerando anche il successo di qualche ora fa contro il Venezuela, ha fin qui messo a referto, nelle sue prime sette partite alla guida dell’Italia, quattro vittorie, due pareggi e una sconfitta.
Locatelli non sa lanciare + Locatelli non verticalizza + Locatelli rallenta il gioco + altre meravigliose leggende metropolitane di chi l’ha ormai scelto come capro espiatorio https://t.co/eo4AfabiaV
— Alex Campanelli (@Campanelli11) March 22, 2024
I due volti di Locatelli: da capro espiatorio alla Juve a “giocatore” con la maglia dell’Italia
Sebbene vittoriosa, dell’Italia che poche ore fa ha battuto il Venezuela c’è poco da salvare. Eccezion fatta per Retegui, autore della doppietta decisiva, e Donnarumma, che in più di un’occasione ha evitato il gol dei venezuelani, degli Azzurri che hanno trionfato a Fort Lauderdale potrebbe forse meritarsi un sei in pagella solo Locatelli.
Un giocatore, il centrocampista della Juventus, che, rimasto in campo fino al 20′ del secondo tempo prima di far posto a Jorginho, ha offerto, stando anche ai commenti di Vlahovic e a quanto espresso su X da alcuni sostenitori juventini, una prestazione sicuramente migliore di quelle scialbe e anonime messe in scena fin qui con la maglia bianconera. Il Venezuela non era ovviamente tra i più forti degli avversari, e questo è da tenere certamente in considerazione, ma quanto di buono fatto nelle scorse ore contro la Vinotinto, fa forse comprendere come, se messo nelle giuste condizioni, il classe ’98 dei piemontesi potrebbe tornare tranquillamente a rendere come ai tempi del Sassuolo.