Proprio lui dovevate vendermi? | Inzaghi, rabbia scudetto: la vittoria non basta a trattenerlo, Marotta ha deciso
Come ogni estate l’Inter sarà costretta a cedere alcuni calciatori della rosa per fare cassa. La prossima probabile cessione non sarebbe gradita ad Inzaghi.
Una gestione societaria impeccabile, ma sicuramente molto complicata. Quello che è stato fatto dai dirigenti dell’Inter in questi ultimi anni, l’amministratore delegato Beppe Marotta ed il direttore sportivo Piero Ausilio in primis, ha un valore inestimabile soprattutto perché fatto in situazioni economiche molto difficili, con una società che dopo il 2020 si è trovata costretta a chiudere i rubinetti della spesa.
Gli Zhang, proprietari del club, infatti, si sono trovati di fronte ad una crisi finanziaria ed economica e per tenersi l’Inter sono stati costretti a farsi carico di un prestito da parte del Fondo Oaktree. Per rifinanziare e coprire questo prestito, poi, il diktat societario è stato chiaro: vendere per fare cassa, per poter acquistare e fare anche mercato in entrata.
Per questo motivo, dopo lo scudetto del 2021, Antonio Conte decise di lasciare e abbandonare la nave, convinto che il progetto Inter fosse al capolinea. Non è andata esattamente così. I nerazzurri, infatti, sono stati capaci di restare competitivi e di continuare a vincere. Tre Supercoppe Italiane, due Coppe Italia, una finale di Champions League ed uno Scudetto ormai praticamente messo in cassaforte.
L’Inter, quindi, è rimasta competitiva, anzi. In questo momento, infatti, ha raggiunto uno status poche altre volte raggiunto nella sua storia: essere una delle squadre più forti d’Europa, oltre che la più forte in assoluto e di gran lunga in Italia. Il merito di questo miracolo sportivo è senza ombra di dubbio di Simone Inzaghi, ma anche, come detto, di Marotta e Ausilio.
Il grande lavoro di Marotta e Ausilio: le cessioni degli ultimi anni
I due dirigenti sono riusciti a vendere bene in questi anni ed allo stesso tempo sostituire chi partiva con calciatori ancora più forti o comunque più utili alla causa. Tanti sono arrivati a parametro zero, alcuni in prestito, altri ancora per pochi milioni di euro.
E così, nel corso degli anni, l’Inter ha saputo fare a meno dei vari Lukaku, Hakimi, Onana, Brozovic, Gosens, Dzeko, Perisic e Skriniar. Solo gli ultimi tre sono andati via a zero, mentre gli altri sono stati ceduti a peso d’oro e di certo non hanno più raggiunto i picchi visti durante la loro esperienza in nerazzurro. Anche durante la prossima estate, nonostante uno Scudetto in più, sarà tempo di scelte dolorose e di cessioni importanti.
Cessione Inter, ecco il primo candidato per la prossima estate
Il primo candidato alla cessione dovrebbe essere Denzel Dumfries. L’esterno destro olandese, che in questo momento è stato superato nelle gerarchie da Darmian, non ha ancora trovato l’accordo per il rinnovo di un contratto che scade nel giugno 2025. Tra domanda e offerta balla la differenza di un milione, ma non avendo raggiunto l’accordo entro il 2023, l’Inter non potrà più usufruire dei benefici del Decreto Crescita.
Al momento sembra quasi impossibile arrivare ad un accordo e, se il prolungamento non dovesse arrivare entro l’estate, Denzel sarebbe ceduto per non rischiare di perderlo a zero come avvenne con Skriniar nella passata stagione. Questo quanto riporta Tuttosport che sottolinea come al momento l’olandese sia con più di un piede in partenza e lontano da Milano.