Non ti voglio più, via i rami secchi | Lazio, il problema non era (solo) Sarri: Lotito ha scelto chi fare fuori
Piove sul bagnato in casa Lazio, dopo le dimissioni di Sarri arriva la decisione del presidente Lotito: a fine anno via tutti i rami secchi.
La sconfitta casalinga rimediata lunedì sera contro l’Udinese di Gabriele Cioffi ha fatto sprofondare nel baratro più profondo la Lazio del presidente, Claudio Lotito. Una Lazio che, eliminata dalla Champions League dal Bayern Monaco e lontanissima dal quarto posto del Bologna, ha ora solo nella vittoria della Coppa Italia l’unica via per salvare una stagione decisamente deludente.
Una stagione che, iniziata con il chiaro obiettivo di confermare quanto di buono fatto lo scorso anno (secondo posto alle spalle del Napoli) è andata invece subito scemando a causa dei risultati fin troppo altalenanti conquistati in campionato da agosto in poi.
Risulati in Serie A certamente non soddisfacenti i quali, addolciti solo dal buon percorso fatto in coppa nazionale e dalla qualificazione agli ottavi di finale in Champions League, hanno comunque finito per influire sulla decisione di Maurizio Sarri di rassegnare, nelle scorse ore, le dimissioni dal ruolo di allenatore della prima squadra.
Una decisione, quella del tecnico ex Juventus e Napoli, arrivata al culmine di tensioni ormai evidentissime tra Lotito e alcuni giocatori i quali, chiaramente ostili anche nei confronti dell’ex allenatore, sembrerebbero aver messo da parte la propria professionalità per scopi puramente economici legati a rinnovi che tardano ad arrivare.
Lazio, tira una brutta aria: Sarri vittima sacrificale dello scontro tra giocatori e Lotito
Reduce da una pesante striscia di quattro sconfitte consecutive tra campionato e Champions League, la Lazio del patron Lotito si prepara a un finale di stagione decisamente infuocato tanto sul piano dei risultati da conquistare sul campo per ottenere quantomeno un posto in Europa League, quanto per quello riguardante le mosse di mercato, soprattutto in uscita, da attuare in estate in vista della prossima stagione.
Una stagione, quella 2024-2025, per la quale il numero uno biancoceleste sembrerebbe aver programmato già il taglio di vari “rami secchi” che, secondo pareri espressi su X da alcuni tifosi laziali, sarebbero i diretti responsabili delle dimissioni di Maurizio Sarri, il quale avrebbe rinunciato al suo ruolo a causa della svogliatezza e scarsa professionalità di alcuni giocatori, i quali lo avrebbero sacrificato solo per far arrivare i propri malumori economici al comandante in capo.
Proviamo a mettere un pò di ordine. I ben informati dicono che la scintilla di tutta questa situazione nasce in estate. Dopo ulteriori capricci e polemiche viene rinnovato il contratto a Luis Alberto e questo fa storcere e non poco alcuni elementi che aspettavano rinnovi e…
— Football Market (@fbmaarket) March 13, 2024
Lazio, Lotito programma l’epurazione: via anche Immobile
Nona in classifica con 40 punti, a meno undici dal quarto posto del Bologna che vorrebbe dire qualificazione alla prossima Champions League, la Lazio del presidente Lotito guarda, come detto, già alla prossima annata e mette in conto quelle che potrebbero essere le cessioni da attuare a partire dal prossimo 1 luglio.
Cessioni che, vista l’aria pesante che si sta respirando in questi giorni dalle parti di Formello, potrebbero rispondere clamorosamente ai nomi di Casale, Romagnoli, Hysaj, Zaccagni, Felipe Anderson e Immobile, con quest’ultimo che, nonostante i 206 gol segnati complessivamente fin qui con la maglia delle Aquile, non sembra essere più gradito a buona parte dei sostenitori capitolini. Un’epurazione quindi coi controfiocchi, quella che Lotito ha iniziato a programmare, la quale potrebbe scuotere e non poco l’ambiente biancoceleste durante l’estate. Vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi.