Vederlo in campo è una bestemmia, i ragazzini farebbero meglio | Allegri, pazienza finita: panchinato fino a giugno
Massimiliano Allegri ha perso la pazienza. Il titolarissimo finisce in panchina. Alla Juventus non sono ammessi sbagli di questo tipo.
Scivolata al terzo posto in classifica a causa del pareggio casalingo di domenica pomeriggio contro l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, la Juventus di Massimiliano Allegri è tornata al lavoro alla Continassa per preparare al meglio il match esterno di domenica contro il Genoa di Alberto Gilardino.
Una sfida, quella in programma al Luigi Ferraris alle 12.30, che i bianconeri saranno chiamati necessariamente a vincere non solo per mettersi alle spalle il recente triste periodo che li ha visti conquistare appena sei punti nelle ultime sette partite di campionato disputate, ma anche per conservare il proprio piazzamento Champions a più dieci sul quinto posto della Roma.
Dieci punti di vantaggio sulla quinta posizione dei giallorossi che, per quanto sicuramente tanti, non dovranno ovviamente essere buttati via nelle ultime dieci gare che restano da giocare. Gettare al vento un vantaggio così ampio significherebbe infatti correre il rischio di restare fuori dalla competizione europea più importante per il secondo anno di fila.
Uno scenario, questo, la cui concretizzazione non è stata neanche lontamente messa in preventivo dalla Vecchia Signora la quale, abbandonato nel giro di poche settimane il sogno scudetto, sarà chiamata a rialzare immediatamente la china per raggiungere quello che, in estate, è stato catalogato come obiettivo stagionale da conquistare a tutti i costi.
Juve, centrocampo lento e prevedibile: i bianconeri non hanno gioco
Se i risultati positivi conquistati prima del pareggio contro l’Empoli del 27 gennaio scorso avevano spinto molti a pensare che la Juventus potesse davvero competere per lo scudetto, quelli ottenuti dalla sfida coi toscani in poi hanno invece confermato la tesi di tutti gli altri secondo la quale quello juventino fosse in realtà solo un fuoco di paglia.
Una tesi, questa, confermata per l’appunto dai risultati a dir poco pessimi fatti registrare dalla Vecchia Signora nello scorso mese, i quali hanno riportato al centro dell’attenzione i soliti, onnipresenti problemi di gioco di una squadra che, soprattutto a centrocampo, è sempre lenta, prevedibile e priva di qualsiasi tipo di fantasia che, almeno di tanto in tanto, possa dare una svolta alle partite. Una mancanza di idee e imprevedibilità che i tifosi sperano possa essere risolta mandando via tutti quegli elementi che, sebbene anche titolarissimi, non meritano assolutamente di indossare la gloriosa maglia della Juventus.
Per chi non avesse visto la partita, qui Locatelli invece di servire Chiesa in profondità, rallenta e gioca un inutile palla sull’esterno. Io ho tirato giù il calendario, e non ti serve né Guardiola, ne Klopp, ne Lippi, quella palla la verticalizzano anche i ragazzini cazzo… pic.twitter.com/fMHG1FWwca
— Christian (@giraudiano) March 11, 2024
Juve, i tifosi non ci stanno più: serve gente degna di indossare la maglia bianconera
Reduce da un magro bottino di sei punti conquistato nelle ultime sette gare di campionato, la Juventus di Massimiliano Allegri fa nuovamente i conti con i soliti e ormai stantii problemi di gioco la cui risoluzione appare sempre ben lontana.
Problemi, come detto, rigaurdanti soprattutto il centrocampo dove, secondo molti tifosi bianconeri, non meriterebbe di figurare Manuel Locatelli il quale, come testimoniato da alcuni post condivisi su X, rappresenta la perfetta fotografia dell’imprevedibilità, della genialità e della capacità di assumersi la responsabilità di una giocata rischiosa che mancano, ora come ora, alla Juventus. Così non si può andare avanti e i tifosi l’hanno capito da tempo. La palla ora passa alla società.