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Allegri, ti ricordi Haaland? È successo di nuovo | Via dalla Serie A per una miseria, ora segna più di Lewandowski

Allegri, Haaland
Allegri, allenatore Juventus, è stato allenatore dei bianconeri anche dal 2014 al 2019/ANSA-Dotsport.it

Sono tanti i calciatori che possono costituire un rimpianto per le nostre squadre. Dopo Haaland ecco un nuovo caso.

Da qualche anno ormai, come purtroppo ben sappiamo, il campionato di Serie A non è più meta preferita o approdo finale e più ambizioso per campioni già affermati o i calciatori più forti al Mondo nel proprio ruolo. Il nostro calcio è diventato la periferia d’Europa e i migliori sono destinati ad arrivare soltanto di passaggio o a fine carriera.

A volte, però, alcune intuizioni dei tanti bravi dirigenti presenti in Italia, fan sì che nella nostra Serie A possano giocare calciatori fortissimi che poi, in un secondo momento, vengono ceduti all’estero per cifre, sia per il cartellino che per lo stipendio, che da noi nessuno può più permettersi.

Nel 2019, per esempio, la dirigenza della Juventus aveva messo gli occhi su un calciatore, che all’epoca aveva appena 19 anni, e in pochi conoscevano. I più attenti lo avevano notato in un Mondiale Under 20 con la maglia della Norvegia, altri cominciavano a leggere sbigottiti i suoi numeri tra campionati nazionali e coppe europee.

Lui giocava nel Salisburgo ed erano già di più i gol delle partite. Una clausola rescissoria di 20 milioni di euro e la possibilità di portarselo a casa. I bianconeri sembrano in pole position, ma poi decidono di spendere circa 45 milioni per Kulusevski e lasciar perdere la pista che portava ad Haaland. Un abbaglio enorme che non ha permesso al nostro campionato di godersi l’attaccante, al momento, più forte in circolazione.

Da Haaland a Budimir, rimpianti per la Serie A

Come tutti sappiamo, poi, Haaland è passato dal Dortmund al Manchester City, ha vinto praticamente tutto e sta facendo le fortune di Pep Guardiola. A Torino, anche se probabilmente successivamente sarebbe stato ceduto per cifre astronomiche, si mangiano ancora le mani e pensano a quel 2019 con un po’ di malinconia.

Un altro attaccante a cui il nostro Paese non ha creduto, questa volta però vedendolo dal vivo tra Serie A e Serie B, è Ante Budimir che, dopo tre stagioni e mezzo tra Crotone e Sampdoria, ora sta realizzando una valanga di reti in Spagna.

Budimir
Ante Budimir, attaccante Osasuna, passato dall’Italia con le maglie di Crotone e Sampdoria/ANSA-Dotsport.it

Budimir, gol e spettacolo. Un exploit incredibile

In Italia, come detto, ha giocato a Crotone e Genova, ma è soprattutto in Calabria che ha lasciato il segno. Nella stagione 2015-2016, infatti, con sedici gol in 40 partite, contribuisce alla prima storica promozione in Serie A dei crotonesi. Poco fortunate sono poi le esperienze con Sampdoria e ancora a Crotone dove retrocede nella stagione 2017/2018. A gennaio 2019 viene acquistato dal Maiorca ed è in Spagna che trova la sua seconda patria.

Prima Maiorca, ora Osasuna. Nell’isola segna 19 gol in 56 partite, ma è soprattutto nel suo attuale club che esplode definitivamente. 43 gol in 117 partite con la maglia dell’Osasuna e l’attuale campionato in cui Ante ha già battuto ogni suo record in Liga. Sono 13 i gol realizzati in 21 partite giocate. Un exploit incredibile che lo mette davanti nella classifica cannonieri a gente come Griezmann, Lewandowski e Rodrygo e gli sta facendo vivere una seconda giovinezza.