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Sarri, mistero nella convocazione fantasma | Presente in lista ma assente in campo: torna Milinkovic Savic?

Milinkovic-Savic
Sergej Milinkovic-Savic, ex centrocampista Lazio, è una delle assenze più pesanti in casa capitolina/ANSA-Dotsport.it

Spunta un mistero in casa biancoceleste con l’allenatore toscano che deve fare i conti con una situazione alquanto complicata.

Una perdita importante che soprattutto ad inizio stagione si è fatta sentire davvero tanto ed ha condizionato la prima parte di campionato del club. La Lazio degli ultimi anni era soprattutto la squadra di Sergej Milinkovic-Savic, oltre che di Ciro Immobile e Luis Adriano.

Sicuramente l’ottimo lavoro svolto da Simone Inzaghi, prima, con la conquista di una Coppa Italia, due Supercoppe italiane ed il ritorno in Champions League; e di Maurizio Sarri, dopo, con il secondo posto della scorsa stagione, è stato fondamentale per gli obiettivi raggiunti in casa Lazio.

All’inizio di questa stagione, però, ci si è resi conto di quanto sia stata rilevante la presenza di Milinkovic-Savic nel computo delle prestazioni della Lazio dal 2016 in poi. Uno dei centrocampisti più forti e determinanti che hanno calcato i campi della nostra Serie A nell’ultimo decennio, a volte, riusciva a fare la differenza anche al 50% della condizione fisico-atletica e dell’impegno.

Un dominio atletico ed una consapevolezza tecnica che, uniti in un solo calciatore, rendevano il centrocampo della Lazio, grazie anche alla presenza di Luis Alberto, una delle mediane più complete e dominanti del nostro campionato. E, i risultati in campo, spesso davano ragione al Sergente, così come era stato soprannominato dal popolo biancoceleste, ed al suo esercito di compagni di squadra.

Lazio, pesa l’assenza di Milinkovic-Savic

La Lazio, in questa stagione, soprattutto in campionato ha fatto fatica ad ovviare all’assenza e alla mancanza del centrocampista serbo, nonostante un mercato intelligente che ha portato, soprattutto tra centrocampo e attacco, un rinforzo ed un’alternativa per ogni singolo calciatore laziale che viene impiegato da Sarri nel suo classico 433.

La qualificazione agli ottavi di Champions League e le tre vittorie consecutive in campionato, nelle ultime tre giornate del girone di andata, hanno un po’ migliorato una situazione che comunque vede la Lazio ben lontana dai fasti della scorsa stagione e soltanto al settimo posto in classifica in Serie A.

Kamada
Daichi Kamada, centrocampista Lazio, esulta con Ciro Immobile dopo il gol di Napoli, l’unico di questa deludente prima parte di stagione in Italia/ANSA-Dotsport.it

Lazio, Kamada il corpo estraneo della squadra

A non funzionare, per tutto il girone di andata, è stato anche uno dei calciatori acquistati per cercare di far rimpiangere di meno proprio Milinkovic Savic. Parliamo di Daichi Kamada che era arrivato in estate, dopo essere rimasto svincolato dall’Eintracht Francoforte, con tante buone premesse e prospettive. Il giapponese, però, può essere considerata la più grossa delusione della prima parte di stagione biancoceleste.

Un gol a Napoli alla terza giornata che aveva illuso, poi tante prestazioni incolore e la perdita di quella titolarità che all’inizio sembrava scontata. Nemmeno l’assenza di Luis Alberto, di cui è diventato via via l’alternativa in campo, nelle ultime due di campionato, gli ha consentito di cambiare marcia e, a questo punto, la sua avventura alla Lazio sembra già essere arrivata al capolinea. Lotito ascolterà eventuali proposte per il giapponese che al momento non ci sono ma, comunque vadano le cose, il contratto scade a giugno e l’opzione di un prolungamento triennale, che sarebbe dovuta scattare in automatico, è sempre più remota.