Prestiti del Milan: flop economico, solo Kalulu salva i conti

Pierre Kalulu - fonte_Lapresse.it - Dotsport.it
La strategia del club rossonero sui giocatori in prestito si è rivelata inefficace: su dieci ceduti, solo uno ha generato profitti.
Solo Kalulu ha fruttato davvero
La stagione del Milan in merito ai prestiti ha prodotto risultati deludenti. Su dieci giocatori mandati in giro, soltanto Pierre Kalulu è riuscito a rappresentare un guadagno concreto. La Juventus lo ha riscattato per 14 milioni, generando un’incisiva plusvalenza – visto che il francese era arrivato a Milano a parametro zero – e trasformando quella che poteva sembrar un’operazione timida in una vera vittoria bilanciata.
Tutti gli altri – a cominciare da Yacine Adli, non riscattato dalla Fiorentina nonostante prestazione solida – non hanno offerto ritorni economici tangibili. Anche Davide Calabria e Kevin Zeroli, pur protagonisti altrove, non erano parte di operazioni pensate per incassare, ma per favorire il progetto sportivo o il reinserimento.
I casi più emblematici dal campo
Tra i prestiti finiti in ombra, emergono le scelte poco lungimiranti del club. Empoli è retrocesso in B, vanificando ogni chance di riscatto per Devis Vasquez e Lorenzo Colombo; controparte svantaggiata persino nel breve ciclo alla base rossonera.
Noah Okafor, fresco di titolo nazionale con il Napoli, non ha convinto i partenopei ad esercitare l’opzione da 23,5 milioni. Anche l’opportunità internazionale non ha smosso il mercato. Alexis Saelemaekers è stata la nota positiva: il ritorno dal prestito alla Roma è stato accolto favorevolmente da Allegri, pronto a integrarlo nella rosa.
Ismael Bennacer, protagonista al Marsiglia, non ha visto scattare il riscatto a 12 milioni più bonus, ma il suo valore resta riconosciuto: alcune grandi società lo apprezzano e si valuta un prestito rinnovato o uno sconto finale. Stesso discorso per Tommaso Pobega: Bologna ne apprezza il valore, ma frena sul prezzo chiesto dal Milan. Anche l’esperienza di Marko Lazetic in Serbia è da definire: rientrato dal prestito, il giovane centravanti ha avuto molto spazio (43 partite), ma segnato appena 3 reti.
Bilancio finale e direzione futura
Il bilancio economico della campagna prestiti è ben lontano dalle aspettative: solo Kalulu ha portato risorse reali. Per il resto, il Milan si è trovato con poche entrate fresche e molti giovani ancora in cerca di collocazione.
La società dovrà ora valutare se continuare a puntare sul prestito come strumento di valorizzazione o cambiare strategia, magari optando per cessioni definitive o inserendo più clausole di riscatto certi. Anche Allegri dovrà gestire il rientro (o partenza) di alcuni profili ancora sotto contratto, pesando il loro inserimento nel nuovo ciclo tecnico.
La lezione: il sistema prestiti richiede attenzione, capacità di negoziazione e soprattutto resistenti controluce sui costi e benefici sul medio termine.