Il sogno biancoceleste sul Flaminio è ancora vivo

Il sogno biancoceleste sul Flaminio è ancora vivo

interno stadio - fonte_Piraxbay.com - Dotsport.it

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L’assessore Onorato conferma l’interesse della Lazio per il recupero dello storico impianto romano

Onorato: “Lotito ha ancora il Flaminio nel mirino”

L’idea di vedere la Lazio giocare al Flaminio non è affatto archiviata. Lo ha confermato l’assessore capitolino allo Sport, Alessandro Onorato, che ha ribadito come il presidente biancoceleste Claudio Lotito sia tuttora intenzionato a concretizzare il progetto di restauro dello stadio nel cuore di Roma. Secondo Onorato, il dialogo tra l’amministrazione e il club continua, anche se permangono ostacoli legati alla tutela architettonica dell’impianto e alla sua struttura.

Il Flaminio, infatti, è vincolato dalla Soprintendenza per via del suo valore storico e progettuale, essendo opera di Pier Luigi Nervi. Ciò limita significativamente gli interventi di modifica, soprattutto quelli che richiederebbero l’ampliamento della capienza o l’inserimento di nuove tecnologie.

Il nodo della sostenibilità e della capienza

Uno degli elementi chiave del confronto riguarda l’equilibrio tra tutela culturale e funzionalità moderna. Lotito ha più volte espresso l’intenzione di trasformare il Flaminio in una casa biancoceleste all’altezza del calcio contemporaneo, con servizi avanzati, spazi commerciali e un numero di posti adeguato per le competizioni europee. Tuttavia, ogni modifica strutturale deve rispettare rigidi limiti imposti dai vincoli architettonici.

Il Comune di Roma si è detto disponibile ad accompagnare un progetto di valorizzazione serio, compatibile con la storia dell’impianto. L’assessore ha sottolineato che l’amministrazione non ha preclusioni ideologiche, ma attende una proposta tecnica concreta e sostenibile dal punto di vista finanziario e normativo.

La possibilità che la Lazio possa un giorno calcare nuovamente il prato del Flaminio, dunque, resta aperta. Tuttavia, serviranno dialogo, progettualità e un equilibrio tra modernità e conservazione per riportare in vita uno degli stadi più iconici della Capitale.