Roberto Baggio: “Alla Fiorentina non percepivo lo stipendio, mi vergognavo”
Il “Divin Codino” ripercorre gli anni difficili a Firenze, tra infortuni, sacrifici e un addio che fece discutere.
La lunga ombra dell’infortunio
Roberto Baggio ha recentemente condiviso alcuni ricordi significativi della sua carriera, focalizzandosi sul periodo trascorso alla Fiorentina. Durante un’intervista al BSMT, ha raccontato del grave infortunio al ginocchio subito quando era ancora al Vicenza, che ha segnato profondamente la sua vita professionale. A soli 18 anni, si trovò ad affrontare una lesione complessa: rottura del legamento crociato, danni al menisco, al collaterale e alla capsula. L’intervento chirurgico, effettuato a Saint-Étienne, richiese oltre un anno di riabilitazione. Durante questo periodo, Baggio perse 12 chili e visse un isolamento tale da dimenticare di riscuotere lo stipendio per cinque mesi. “Mi vergognavo a chiedere soldi senza poter giocare”, ha confessato, sottolineando la difficoltà di sentirsi parte integrante della squadra in quelle condizioni.
L’addio a Firenze e l’approdo alla Juventus
Il trasferimento di Baggio alla Juventus nel 1990, per una cifra record di circa 25 miliardi di lire, scatenò forti proteste tra i tifosi viola. Molti videro in quella cessione un tradimento, nonostante il calciatore avesse espresso il desiderio di rimanere a Firenze. Il suo legame con la città toscana rimase evidente anche dopo il passaggio in bianconero: durante una partita contro la Fiorentina, rifiutò di calciare un rigore e, una volta sostituito, raccolse una sciarpa viola lanciata dai tifosi, gesto che suscitò reazioni contrastanti tra i sostenitori juventini.
Questi episodi testimoniano la complessità del rapporto tra Baggio e la Fiorentina, fatto di affetto sincero e momenti difficili. Nonostante le sfide, il “Divin Codino” ha sempre mostrato gratitudine verso la città che lo ha accolto e sostenuto nei momenti più critici della sua carriera.