Totti: “In finale di Champions tifo Inter, la Roma merita un tecnico di spessore”

Totti: “In finale di Champions tifo Inter, la Roma merita un tecnico di spessore”

Totti - fonte_Lapresse.it - Dotsport.it

Totti – fonte_Lapresse.it – Dotsport.it

L’ex capitano giallorosso esprime il suo sostegno ai nerazzurri e riflette sul futuro della panchina romanista

Sostegno all’Inter nella finale europea

Francesco Totti, intervistato a margine di un evento di padel a Roma, ha dichiarato il suo supporto all’Inter nella prossima finale di Champions League contro il Paris Saint-Germain. “Sarà una grande finale. Quella di Champions League è da brividi, commovente e paurosa. Si affrontano due grandi squadre, che hanno fatto un percorso straordinario, e siamo contenti che ci sia un’italiana in finale: senza nulla togliere a Luis Enrique, da italiano tifo Inter, come è giusto che sia”, ha affermato Totti.

Ha anche elogiato l’allenatore del PSG, Luis Enrique, definendolo “una grande persona e un grande allenatore” che ha trovato stabilità e serenità a Parigi, dimostrando di poter vincere la Champions con la squadra che ha.

Il futuro della panchina romanista

Parlando del futuro allenatore della Roma, Totti ha escluso i nomi di Massimiliano Allegri e Antonio Conte, affermando che “sono due allenatori che già hanno firmato per altre squadre, quindi nessuno dei due”. Ha sottolineato l’importanza di scegliere un tecnico con carisma e voglia di riportare la Roma ai vertici: “Un nome importante per una piazza importante. Le dinamiche interne le sanno Ghisolfi e i Friedkin, spero sia un grande personaggio, con carisma e voglia di riportare la Roma più in alto possibile. Questa è la speranza di tutti noi romanisti. Sicuramente però non sarà un nome normale”.

Totti ha anche ricordato l’importanza di Claudio Ranieri per la Roma, definendolo “una persona da ringraziare” per aver rimesso in corsa la squadra e averla fatta sperare nella qualificazione alla Champions fino all’ultima giornata. Ha raccontato come, durante il suo periodo da dirigente, pensò a Ranieri come allenatore perché “sapevo che non c’erano problemi di soldi o di niente” e che quando lo chiamarono, “ha detto subito sì, senza pensarci”.