Pulisic frena sul rinnovo con il Milan: il club resta in attesa

Pulisic - fonte_ Lapresse - Dotsport.it
Il fantasista americano, colonna della squadra rossonera, chiede tempo prima di firmare il prolungamento del contratto: i motivi sono legati al progetto tecnico del club.
Il Milan vuole blindare il suo leader
Christian Pulisic è diventato in poco tempo una delle figure chiave del Milan. Arrivato nella scorsa estate per circa 20 milioni di euro, il numero undici ha conquistato tifosi e dirigenza a suon di prestazioni di alto livello. Per questo motivo, il club ha deciso di proporgli un rinnovo contrattuale che lo legherebbe ai colori rossoneri fino al 2029, con un ingaggio da 5 milioni di euro a stagione.
La proposta, formulata già due mesi fa dall’amministratore delegato Giorgio Furlani, mirava a rafforzare il legame con uno dei giocatori più rappresentativi. Attualmente, nel contratto di Pulisic è presente una clausola per estendere l’accordo fino al 2028, ma l’idea della società è quella di andare oltre, offrendo maggiore stabilità e fiducia.
La riflessione del giocatore e i dubbi sul progetto
Tuttavia, nelle ultime settimane la trattativa ha subito un rallentamento inatteso. Pulisic, pur apprezzando l’interesse del club, ha preferito prendersi una pausa di riflessione. Alla base della sua esitazione non ci sarebbero motivi economici, ma la necessità di comprendere con chiarezza i piani futuri della società.
Il capitano della nazionale statunitense è un atleta ambizioso, abituato a competere al massimo livello, e desidera un progetto sportivo all’altezza delle sue aspettative. La mancata continuità nella gestione tecnica dell’ultima stagione ha sollevato in lui alcuni interrogativi. Prima di impegnarsi a lungo termine, vuole conoscere le decisioni su direttore sportivo e allenatore, valutare le reali intenzioni del club in vista della prossima annata e, soprattutto, la volontà di lottare stabilmente per la Champions League.
Il Milan resta alla finestra, consapevole dell’importanza di trattenere un talento come Pulisic. La palla, ora, è nel campo del giocatore.