Italia–Israele a Udine, città blindata: tra cortei e cecchini sul tetto del Friuli, come si gestisce la sicurezza di un match ad alta sensibilità

Luci da stadio - fonte_Freepik.com - Dotsport.it
La partita tra Italia e Israele a Udine non è solo calcio: la città innalza il livello di sicurezza con dispositivi straordinari, percorso dei cortei separato e presidi armati sul tetto dello stadio. Ecco come si sta organizzando la giornata, cosa cambia per tifosi e residenti e quali sono le priorità delle autorità.
Il dispositivo di ordine pubblico: perimetri, varchi e osservazione dall’alto
Il cuore del piano è un perimetro “a cipolla” che avvolge lo Stadio Friuli in più anelli di controllo. L’anello esterno gestisce viabilità e parcheggi, con chiusure temporanee e deviazioni per i mezzi privati; quello intermedio filtra i flussi pedonali verso i varchi di prefiltraggio (metaldetector, controllo zaini, biglietto e documento) e quello interno si occupa dell’accesso ai settori, separando in modo netto le tifoserie. A presidiare i punti sensibili, oltre a unità in uniforme e in borghese, sono previsti cecchini e osservatori qualificati dislocati su tetti e punti elevati dello stadio, con compiti di monitoraggio e deterrenza; non si tratta di spettacolarizzazione, ma di un protocollo adottato nei grandi eventi quando la cornice geopolitica è delicata.
In parallelo, telecamere fisse e mobili alimentano una sala operativa che incrocia immagini live, mappe dei flussi e allarmi: l’obiettivo è reagire in minuti a situazioni anomale (assembramenti improvvisi, lanci di oggetti, tentativi di forzare i varchi). All’esterno, i reparti mobili sono disposti a raggiera per interventi rapidi, mentre squadre dedicate gestiscono eventuali criticità nei nodi del trasporto pubblico. Le barriere antintrusione e i percorsi di servizio per ambulanze e vigili del fuoco restano liberi, in modo che un’evacuazione parziale o mirata non interferisca con i flussi ordinari del pubblico.
Capitolo tifoserie: i gruppi organizzati seguono itinerari prestabiliti con finestre orarie e corridoi presidiati. I controlli su striscioni e materiali coreografici passano da un doppio vaglio (prefiltraggio e ingresso), con divieto esplicito per oggetti contundenti, fumogeni e qualsiasi supporto che possa essere usato come arma impropria. La parola d’ordine è separazione preventiva e riduzione delle zone grigie, quelle in cui l’incontro casuale di gruppi contrapposti può innescare incidenti.
Il corteo pro-Palestina, impatti su città e stadio: regole, orari e consigli pratici
Nelle stesse ore è autorizzato un corteo pro-Palestina con percorso definito per evitare sovrapposizioni con i flussi verso lo stadio. Qui la regia è doppia: da un lato la tutela della libertà di manifestazione, dall’altro la prevenzione di incroci a rischio. La pianificazione prevede fasce orarie separate, varchi alternativi e “zone cuscinetto” controllate, con informazione preventiva a residenti e commercianti sui tempi di chiusura e sulle strade consigliate. Laddove possibile, il trasporto pubblico viene potenziato e riprogrammato con banchine dedicate; le forze dell’ordine mantengono squadre di mediazione per abbassare la tensione in caso di slogan o contro–assembramenti.
Per i tifosi che raggiungono il Friuli, le indicazioni sono chiare: arrivare con anticipo, viaggiare leggeri (niente zaini ingombranti, powerbank e oggetti non necessari), tenere a portata biglietto e documento per velocizzare i varchi. Gli steward sono istruiti a gestire code dinamiche e a deviare i flussi su varchi meno affollati in tempo reale. È attivo un sistema di messaggistica e pannelli informativi per comunicare eventuali variazioni: spostamento di transenne, chiusura temporanea di accessi, indirizzi per i parcheggi residuali. Agli automobilisti si consiglia di usare i parcheggi di cintura con navette, in modo da non congestionare l’area stadio e ridurre i tempi di controllo.
Per i residenti nelle aree limitrofe, il Comune ha predisposto pass temporanei e corridoi di ingresso/uscita a finestre orarie, insieme a una hotline per segnalazioni urgenti (necessità mediche, assistenza a persone fragili, consegne essenziali). Negozi e bar lungo i percorsi più sensibili vengono informati su possibili limitazioni (divieto di vetro, somministrazione contingentata) e sulle procedure da seguire in caso di chiusura anticipata o riapertura scaglionata dopo il fischio finale.
Dal punto di vista sanitario, la macchina del soccorso prevede posti medici avanzati, ambulanze in stazionamento e un canale diretto con i pronto soccorso cittadini. Il piano di evacuazione dello stadio – prove di esodo, segnaletica, altoparlanti – è stato rinfrescato per garantire tempi rapidi in caso di necessità. Un’attenzione specifica è dedicata alle aree famiglia e ai settori con maggiore presenza di minori, con personale aggiuntivo e corridoi “soft” per l’uscita.
La partita Italia–Israele a Udine si gioca su due terreni: il campo e la sicurezza. Il dispositivo è pensato per tenere insieme diritti e tutela: corteo autorizzato con percorso separato, stadio blindato ma funzionale, informazione capillare e canali di emergenza pronti. A tifosi e cittadini è chiesto ciò che fa la differenza in giornate così: anticipo negli spostamenti, collaborazione ai controlli, calma in caso di variazioni. Con queste condizioni, lo spettacolo sportivo può convivere con la complessità del contesto, trasformando un evento ad alto rischio in una giornata gestita, intensa e – soprattutto – sicura.