
Impresa nella notte per Flavia Pennetta, che ha battuto in tre set la russa Maria Sharapova e approda così ai quarti di finale di Indian Wells.
C’è un rapporto davvero speciale tra Flavia Pennetta e il torneo sul cemento nel deserto californiano. La pugliese è la campionessa in carica e non ha la minima intenzione di rinunciare alla corona. E’ stata una partita strana quella di stanotte. Alla fine ha avuto la meglio Flavia con il punteggio di 3-6, 6-3, 6-2 dopo poco più di 2 ore di una guerra di testa e nervi, prima che di tecnica e atletismo. Dall’altra parte della rete la pugliese vedeva una delle tennisti più forti del circuito, la divina Sharapova, numero due al mondo, una che mette in soggezione anche a vederla senza racchetta da tennis, ma soprattutto Flavia aveva tanto da perdere.
Con questo peso sulle spalle, la Pennetta è scesa in campo piena di tensione, incapace di esprimere il suo gioco. Si è trovata subito sotto 3-1 e dopo il break perso è scoppiata in un pianto nervoso. Nel game successivo è riuscita a piazzare il contro break, ma era ancora troppo rigida nei movimenti e nei colpi.La Sharapova non poteva non approfittarne, infatti ha conquistato il break nell’ottavo parziale e poi ha chiuso il primo set non tremando al servizio. Flavia è uscita dal campo ancora una volta in lacrime, arrabbiata con se stessa, ma si è seduta in panchina, si è presa il suo tempo ed è tornata in campo con un altro atteggiamento. Gli occhi erano ancora umidi, ma il corpo diceva altro. La Pennetta ha cominciato a giocare a tutto braccio, con intensità e ritmo, sfoderando un servizio impeccabile e un gioco estremamente profondo. Giocando in questo modo non poteva che arrivare la vittoria.E così è stato. Quattro palle break salvate e servizio strappato alla russa nel sesto gioco per conquistare il secondo set e due break nel terzo e nel quinto per vincere il terzo set e la partita. La Pennetta vola ai quarti, dove troverà la Lisicky, che ha già fatto fuori Errani e Vinci, ma che Flavia può battere. Il sogno americano continua.