PRO12: Glasgow Warriors-Ospreys 35-17. I Warriors conquistano un posto nei playoff

Scotstoun (Glasgow) – I Glasgow Warriors conquistano aritmeticamente un posto nei playoff di Rabo Direct PRO12 battendo gli Ospreys nel big match della 21° giornata. Gli scozzesi, che alla vigilia avevano espresso volontà di riscattare la scialba prestazione di Llanelli di una settimana fa, centrano l’obiettivo di prolungare la loro avventura stagionale con la post-season per il secondo anno consecutivo. Il punto di bonus offensivo arriva al termine di una gara in cui i Warriors sono stati in controllo del gioco quasi sempre, mostrando di aver raggiunto il livello di maturità giusto per gestire la pressione di questo tipo di incontri. I risultati delle prossime gare diranno se lo Scotstoun ospiterà una delle due semifinali, ma la vittoria di stasera, forse ancora di più del successo debordante ottenuto con Munster, contro una squadra, gli Ospreys, in serie positiva da febbraio e lanciata verso la difesa del titolo, fa dei Warriors una seria pretendente al successo finale. I Warriors nel primo tempo sono assoluti padroni del gioco, colpendo nei momenti decisivi e sapendo gestire magistralmente la fase difensiva; partono forte con due “fughe” sulla fascia sinistra di Matawalu che costringono la difesa gallese all’irregolarità per fermare la seconda, quando l’esuberante mediano di mischia calcia per se stesso all’altezza dei 22m avversari. I padroni di casa decidono di calciare alla prima occasione disponibile ma Weir, da buona posizione, è impreciso e manda di poco a lato. Nell’azione successiva, gli Ospreys risalgono velocemente il campo e, dopo aver vinto la prima mischia chiusa del match, mandano Biggar dalla piazzola, che non sbaglia, per il primo vantaggio ospite. I Warriors tuttavia riprendono a macinare gioco e, dopo aver fallito un altro calcio con Weir, ed essersi visti annullare (dal TMO per pallone tenuto alto) una marcatura di Barclay, vanno in meta nell’azione successiva; vinta la mischia ai 5m, costringono gli Ospreys ad una difesa disperata sulla loro linea di meta che, dopo qualche fase, viene varcata con prepotenza dal pilone sinistro Ryan Grant in prossimità dei pali. Weir stavolta trasforma e i Warriors passano in vantaggio. I Weegies continuano a pressare e poco dopo passano ancora; Fussell, estremo dei gallesi, sbaglia un calcio di liberazione e regala una touche che i Warriors vincono consegnando il pallone a Matawalu. Il mediano è ancora veloce nel leggere l’azione e decidere per un calcio d’avanzamento su cui si avventa Maitland che batte Fussell in velocità andando a schiacciare l’ovale nell’angolo alla destra d’attacco. Weir non trasforma  ma i Warriors sono comunque oltre il break. Alla ripresa del gioco, si assiste ad un’azione interminabile, con gli Ospreys in possesso dell’ovale e i Warriors che difendono ordinatamente, senza affanno e, dopo infinite fasi, gli scozzesi vedono la loro perfetta disciplina premiata quando Rolland assegna loro una punizione a favore. Il pack dei Warriors continua a dominare le mischie chiuse  ma Weir è di nuovo impreciso e spreca il quarto calcio del match; poco dopo, però, gli scozzesi trovano la terza meta dell’incontro, ancora con Grant; un ottimo riciclo di Matawalu avvia l’azione che si sviluppa con un paio di offload, l’ultimo dei quali (di Graeme Morrison) lancia il pilone verso la seconda marcatura personale. Weir aggiusta il piede e aggiunge due punti con la trasformazione, ed è ancora preciso con l’ultimo calcio della prima frazione, mandando i padroni di casa a riposo sul 22-3. Il vantaggio dei Warriors impressiona maggiormente se si considera che gli Ospreys, tecnicamente, non sono stati a guardare e hanno, anzi, avuto per molti minuti il possesso dell’ovale e dovuto fare a meno di Hibbard dal minuto 14, per un infortunio che ha costretto il tallonatore della nazionale ad uscire dal campo; semplicemente, gli scozzesi sono stati superiori in tutti i fondamentali, in ogni momento, togliendo ai gallesi anche la prerogativa dello strapotere difensivo fin qui dimostrato con attacchi letali. Il primo tempo si è chiuso con qualche nervosismo di troppo, nei raggruppamenti, e alla prima mischia chiusa della ripresa Rolland decide per il doppio giallo, a Jones e Grant, per calmare subito gli animi, poco prima che gli Ospreys trovino la loro prima meta con il pilone Griffiths, entrato proprio a coprire Jones, che trova il pick and go vincente; Biggar trasforma e i gallesi rivedono uno spiraglio. Adesso i gallesi sembrano aver ripreso fiducia ma, in realtà, la tattica dei Warriors è quella di lasciar sfogare gli avversari e ripartire; infatti al 56′ Matawalu è lesto a battere una punizione guadagnata a seguito di una rolling maul perfettamente eseguita a 10 metri dalla linea di meta e a trovare il varco giusto nella difesa gallese, regalando un punto di bonus offensivo che potrebbe essere pesantissimo per la rincorsa ai playoff casalinghi. Weir manda ancora a lato ma adesso la gara sembra davvero chiusa. Tuttavia, la gara è appena entrata nell’ultimo quarto di gioco quando Duncan Weir riceve un colpo in un raggruppamento e resta a terra; Rolland interrompe il gioco e i soccorsi allo sfortunato mediano richiedono lunghi minuti, finchè non viene portato a bordo campo in barella. Per lui, infortunio alla gamba. Alla ripresa, Tandy rivoluziona la sua squadra, togliendo Habberfield per Sam Lewis e spostando Fotuali’i all’ala dopo l’inserimento di Webb; i cambi sortiscono l’effetto sperato perché gli Ospreys trovano la seconda meta proprio con il neoentrato Lewis abile a trovare il varco giusto. Biggar trasforma e, nonostante le oggettive difficoltà incontrate finora, il club di Swansea è ancora in partita. I Warriors si riportano a distanza di sicurezza poco dopo, con un piazzato del sostituto di Weir, Peter Horne, che manda tra i pali una punizione guadagnata dall’ennesimo inserimento di Matawalu. C’è ancora tempo per l’errore di Horne dalla piazzola, il primo della sua gara, e per un’occasione da meta sprecata da Morrison, che perde il pallone in avanti ad un passo dalla linea prima di lasciare il campo salutato da una standing ovation del suo pubblico. Gli Ospreys, adesso, non ci sono più e Van der Merwe trova la quinta meta nell’ultima azione della gara, sfruttando la sua velocità dopo aver eluso con una finta il tentativo di placcaggio dell’ultimo difensore gallese. Horne non trasforma ma i Warriors volano ai playoff con grande merito.   Glasgow Warriors 35 Ospreys 17   Score: 7′ Biggar cp (0-3), 11′ Grant m. Weir tr. (7-3), 16′ Maitland m (12-3), 28′ Grant m. Weir tr. (19-3), 40′ Weir cp (22-3); 47′ Griffiths m. Biggar tr. (22-10), 56′ Matawalu m (27-10), 61′ Lewis m. Biggar tr. (27-17), 69′ Horne cp (30-17), 80′ Van der Merwe m (35-17).   Glasgow Warriors: 15 Stuart Hogg 14 Sean Maitland 13 Alex Dunbar 12 Graeme Morrison 11 Sean Lamont 10 Duncan Weir 9 Niko Matawalu 1 Ryan Grant 2 Pat MacArthur 3 Moray Low 4 Tim Swinson 5 Al Kellock (C) 6 Rob Harley 7 John Barclay 8 Josh Strauss  Panchina: 16 Dougie Hall 17 Ofa Fainga’anuku 18 Ed Kalman 19 Tom Ryder 20 Ryan Wilson 21 Henry Pyrgos 22 Peter Horne 23 DTH van der Merwe Ospreys: 15 Richard Fussell 14 Tom Habberfield 13 Tom Isaacs 12 Jonathan Spratt 11 Ben John 10 Dan Biggar 9 Kahn Fotuali’i 1 Duncan Jones 2 Richard Hibbard 3 Adam Jones 4 Alun Wyn Jones (Capt) 5 Ian Evans 6 James King 7 Justin Tipuric 8 Joe Bearman Panchina: 16 Scott Baldwin 17 Marc Thomas 18 Cai Griffiths 19 Jonathan Thomas 20 Sam Lewis 21 Rhys Webb 22 Matthew Morgan 23 Ross Jones Note: serata primaverile (10°C), vento quasi assente, campo non perfetto ma asciutto. Glasgow Warriors con una toppa celebrativa per i 10 anni col Club di Graeme Morrison. 1° tempo: 22-3 Calci: Glasgow Warriors 4/11 (Weir 3/8 cp 1/4 tr. 2/4; Horne 1/3 cp 1/2 tr. 0/1); Ospreys 3/3 (Biggar 3/3, cp 1/1 tr. 2/2) Sin bin: 42′ Jones (Ospreys), 42′ Grant (Glasgow Warriors) Man of the Match: John Barclay (Glasgow Warriors) Spettatori: 6642 Arbitro: Alain Rolland (IRFU)   Matteo Mangiarotti

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